Poter contare su una programmazione centralizzata della Radiologia è importante per gestire al meglio i flussi dei pazienti.
Un gruppo di ricercatori statunitensi, però, ritiene che questo non basti, dato che anche una programmazione centralizzata può andare incontro a ridotta efficienza ed errori.
Gli stessi ricercatori ritengono che le liste d’attesa non siano un buon parametro per individuare ciò che non funziona in una programmazione.
Nel corso dell’edizione 2019 del congresso della Radiological Society of North America, il team in questione ha presentato un’esperienza basata su un’équipe integrata di programmazione composta da centralinisti, operatori addetti alla prenotazione e al pagamento (Gopireddy D., Lall C., Salman K., Arif Tiwari H., Kalb B., Martin D., Sharma S., Centralized Radiology Scheduling: How Improving Its Efficiency Can Improve Patient Access to Imaging and Satisfaction: A Close Examination of Key Process Steps and Process Metrics. Radiological Society of North America 2019 Scientific Assembly and Annual Meeting, December 1 – December 6, 2019, Chicago IL. archive.rsna.org/2019/19005369.html Accessed December 11, 2019).
Questa formazione ha permesso di ridurre i tempi d’attesa per la chiamata da 4 minuti e 23 secondi a 1 minuto e 55 secondi e di diminuire il tasso di abbandono della telefonata dal 19,5% al 11,5%.
Un aspetto ancora più interessante, però, è che il tempo d’attesa per accedere a una MRI è sceso da poche settimane a 5 giorni.
La presenza di un team integrato consente di prendere in considerazione più aspetti e quindi di gestire al meglio la radiologia di un centro complesso, come può essere un grande ospedale universitario.
Stefania Somaré