La realtà aumentata è entrata anche nel mondo della sanità, ma le sperimentazioni sono ancora poche. Tra queste vi è un progetto patrocinato dall’Associazione Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) per l’avvio di una nuova forma di collaborazione digitale dedicata ai tecnici che operano sul campo per svolgere interventi su apparecchiature biomediche complesse, utilizzando un dispositivo Vuzix M100, smart glass che consente di condividere informazioni digitali grazie al supporto remoto di un Centro Esperto.
«La sperimentazione sugli smart glasses», racconta l’ingegner Paolo Pari del direttivo AIIC, «è stata coordinata dall’ingegner Antonietta Perrone presso l’Azienda Ospedaliera Federico II di Napoli e dall’ingegner Tommaso Sabbatino presso l’Asl Città di Torino e ha dimostrato che, con il supporto remoto in tempo reale di uno staff assicurato dal produttore, i tecnici residenti in strutture ospedaliere possono eseguire gli interventi più complessi, migliorando i tempi di risoluzione e riducendo gli interventi esterni con un drastico contenimento dei relativi costi. Due importanti aziende produttrici hanno sponsorizzato la sperimentazione fornendo ai Servizi di Ingegneria Clinica coinvolti gli smart glass e il supporto tecnico dei rispettivi centri esperti, mentre una startup innovativa specializzata nell’integrazione di dispositivi indossabili (HeadApp) ha messo a disposizione la piattaforma collaborativa cloud per attivare la connessione tra i tecnici sul campo e i centri esperti».
Stefania Somaré