Tra le innovazioni che si stanno facendo strada nella società c’è l’informazione che passa sempre più attraverso internet e piattaforme dedicate, anche in ambito medico-scientifico.
Da una ricerca condotta da GFK sull’uso delle fonti digitali da parte dei medici è emerso che il 93% dei professioni e medici di base utilizzerebbe internet per 8 ore la settimana per motivi legati la propria attività.
Tra gli accessi, oltre al computer, vi sono smartphone e tablet, entrambi con un notevole incremento di utilizzo rispetto alla precedente ricerca analoga del 2013: rispettivamente +51% e +55%.
Tra le azioni svolte in internet vi è l’uso di portali dedicati alla formazione medica e quello dei social per visitare network di colleghi, associazioni scientifiche, riviste scientifiche e siti di aziende farmaceutiche.
Oltre il 30% dei professionisti, per fare un esempio, accede regolarmente a Facebook.
Importante anche l’uso di strumenti che consentono un consulto tra colleghi, come Whatsapp per la creazione di gruppi tra colleghi, o YouTube per consultare video relativi a convegni per gli specialisti e per diagnostica per immagini per i medici di base.
Un ultimo dato interessante riguarda le app mediche, il cui uso è notevolmente incrementato negli ultimi anni: le usano l’85% degli specialisti e il 73% dei medici di base, soprattutto per la posologia dei farmaci, per i calcoli di indici medici specifici e per le interazioni farmacologiche. Inoltre, il 10% consiglia l’uso di app ai propri pazienti.
Stefania Somaré