Scompenso cardiaco prima causa di ricovero per gli over 65

Luca Baldino presenta i numeri dello scompenso cardiaco
Luca Baldino presenta i numeri dello scompenso cardiaco

Oltre 600.000 persone colpite, 500 ricoveri ogni giorno per un totale di 165.000 all’anno, una durata media di degenza che supera i 10 giorni con un totale di 1.650.000 giornate di ricovero all’anno. I numeri dello scompenso cardiaco sono quelli di una vera e propria emergenza sanitaria e sociale.
Contro questa patologia si mobilita anche l’Italia: sono infatti in corso fino al 10 maggio le Giornate europee dello scompenso cardiaco, declinazione italiana dell’European Heart Failure Awareness Day, campagna europea di sensibilizzazione e informazione promossa dal 2010 dalla Società Europea di Cardiologia (European Society of Cardiology) e dalla Heart Failure Association of the ESC. Grazie al coinvolgimento di centri di riferimento cardiologici in 24 città di dieci Regioni, da Nord a Sud, cardiologi e personale sanitario, pazienti e familiari, volontari e istituzioni parteciperanno a open day negli ambulatori, incontri educazionali, attività di sensibilizzazione nelle piazze.
Del problema dell’elevata ospedalizzazione per scompenso cardiaco e abbiamo parlato insieme a Luca Baldino, Direttore Generale dell’Ausl di Piacenza.  «L’ospedalizzazione di questa tipologia di pazienti assorbe circa il 70% dei costi globalmente sostenuti per la malattia. I ricoveri per scompenso sono aumentati di circa il 50% negli ultimi dieci anni e attualmente il Drg 121 è il secondo per numero di ricoveri e il primo per numero di giorni di degenza. La riospedalizzazione è di circa il 20% a trenta giorni e del 50% a sei mesi. In termini economici, in Italia i costi per i soli ricoveri ospedalieri in acuzie ammontano a quasi 550 milioni di euro l’anno, pari al 2% del valore complessivo dei ricoveri e allo 0,5% della spesa sanitaria complessiva».

Caterina Lucchini