Il ricovero in Terapia Intensiva Neonatale è sempre difficile da accettare per le famiglie dei neonati, catapultati dal sogno all’incubo. Compito delle équipe è anche di supportare i neogenitori durante tutta la durata del ricovero, sia da un punto di vista psicologico con attività mirate, sia da un punto di vista pratico.

Mamma e papà devono infatti diventare, pian piano, parte attiva del processo di cura dei propri figli, processo favorito dall’apertura delle TIN h24 e dal costante dialogo con i professionisti di riferimento. Si tratta di un lavoro faticoso e altrettanto importante, perché spesso i genitori si sentono inadeguati e in colpa e non riescono nemmeno a parlarne tra di loro.

Tutto il processo deve tendere a rendere autonomi i genitori nell’accudimento del proprio figlio, perché ne capiscano le espressioni e i bisogni e sappiano come soddisfarli. Tutto ciò è fondamentale non solo per il momento presente, ma anche per prepararli al meglio alle dimissioni verso il proprio domicilio. Qui, infatti, si troveranno soli a gestire il neonato, nonostante la presenza di un team di follow-up e la continuità ospedale-territorio.

Le competenze necessarie al genitore

Per aiutare i genitori di neonati che sono stati ricoverati in TIN, la Società Italiana di Neonatologia ha realizzato un volume operativo dal titolo “La dimissione in TIN: il futuro inizia il giorno del ricovero. Un percorso di accompagnamento alla dimissione dalla TIN del neonato e della sua famiglia“.

Grazie al supporto dell’équipe, i genitori devono acquisire alcune competenze nel corso del ricovero, così da poterle utilizzare anche a casa. Strumenti per entrare in relazione con il neonato, come canto e lettura, tocco fermo, Kangaroo e attacco al seno e strumenti per valutarne lo stato emotivo leggendo i segnali che invia. Importante poi sapere come alimentarlo e come prendersi cura della sua igiene, dal cambio pannolino al bagnetto.

Data la fragilità di questi soggetti, i genitori devono anche saper valutare lo stato respiratorio e saper intervenire in caso di necessità. Da ultimo, devono saper misurare la temperatura del neonato e somministrare le terapie necessarie.

Il documento della SIN vuole essere di supporto alle famiglie, ma soprattutto offre agli operatori chiare indicazioni di come muoversi, agire e comunicare per raggiungere l’obiettivo dell’autonomia dei genitori. Il libro è frutto del lavoro di un gruppo multidisciplinare di professionisti e di genitori che operano nel campo dell’assistenza neonatale e fanno parte del Gruppo di Studio per la Care neonatale della SIN.