Sorveglianza per pazienti non autosufficienti concessa dal Garante Privacy

(immagine: Pixabay)

Quando un paziente è fragile e in situazione critica può essere utile sapere sempre dove si trova, anche se ciò potrebbe, in apparenza, minare il suo diritto alla privacy.

Di recente il Garante per la Protezione dei Dati Personali si è espresso in questo senso e ha concesso a una Fondazione che si occupa di pazienti anziani e fragili di utilizzare un sistema di sorveglianza mediante braccialetti o cavigliere dotati di localizzatore e di misurazione di frequenza cardiaca per gli anziani non del tutto autosufficienti.

In questo modo i professionisti della struttura potranno seguire gli spostamenti dei pazienti quando escono da reparto, accedono ad aree precluse, o si rileva una alterazione della frequenza cardiaca.
In presenza di questa alterazione, inoltre, si avvia la registrazione delle immagini per 30 minuti e l’invio di un messaggio di allerta personale.
Le immagini dovranno essere cancellate dopo massimo 72 ore, sempre che non sia necessario conservarle per ragioni specifiche.

Stefania Somaré