Stampa 3D di segmenti ossei per preparare l’intervento

1«Finché non ce l’hai in mano, non sai di cosa si tratta». Con queste parole di Steve Jobs Bruno Magnan, direttore della Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell’Università di Verona, ha definito la rivoluzione indotta dalla stampa 3D durante il 1° Meeting Italiano di Stampa 3D nel medicale e in Ortopedia e Traumatologia, svoltosi il 5 marzo a Milano nell’ambito della fiera 3D Print Hub.

«All’inizio ero scettico e pensavo fosse solo un gioco dei miei giovani collaboratori. Poi però mi sono dovuto ricredere e ora, da circa un anno, nell’Unità di Ortopedia è attivo un progetto per stampare segmenti ossei in 3D di dimensioni reali da pazienti reali, a partire da una loro Tac. I dati che abbiamo raccolto da quasi sessanta casi mostrano numerosi vantaggi per il paziente e per l’intero staff chirurgico», ha sottolineato Bruno Magnan.

«Oggi possiamo stampare solo modellini 3D, da utilizzare per il colloquio con il paziente, per il planning operatorio, per la didattica. Il futuro sarà delle protesi personalizzate. Il cammino è lungo, ma davvero entusiasmante e rivoluzionario», ha dichiarato Nicola Bizzotto, medico chirurgo specialista in Ortopedia e Traumatologia-Chirurgia della Mano (Verona).

Tiziana Azzani