Nel giro di pochi anni saranno disponibili oltre 20 nuovi farmaci dall’enorme potenziale terapeutico, ma anche dai prezzi decisamente elevati: davanti a questo scenario il SSN sarĂ  in grado di garantire a tutti i cittadini e pazienti un equo accesso alle cure? Per affrontare questo passaggio stimolante e critico la SocietĂ  Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie ha presentato un Progetto per l’istituzione del servizio di valutazione dell’appropriatezza prescrittiva.

Si tratta di una proposta che prevede l’avvio di board regionali (ma connessi in una rete nazionale a stretto contatto con le Agenzie ed istituzioni centrali) capaci di valutare appropriatezza ed impatto delle nuove terapie ad alto costo.

Fausto Bartolini, coordinatore scientifico del Corso di Assisi e presidente del prossimo Congresso SIFO 2021

«Il progetto SIFO prevede la definizione di un modello condiviso per l’analisi e la gestione dell’appropriatezza prescrittiva», ha precisato Fausto Bartolini, coordinatore scientifico del Corso di Assisi e presidente del prossimo Congresso SIFO 2021. «Il modello prevede, sulla base della raccolta puntuale dei dati, l’alimentazione di un cruscotto regionale e aziendale che renda le strutture e le organizzazioni capaci di monitorare e valutare tempestivamente le scelte prescrittive e le modalitĂ  di utilizzazione del farmaco da parte del paziente».

SIFO prevede cinque fasi operative per questa progettualitĂ  complessa (presentata ad Assisi al termine del corso “La farmacia clinica: dati e indicatori di performance, come utilizzarli per migliorare il Governo clinico”): la costituzione del gruppo di lavoro regionale, la definizione dell’approccio e del perimetro di analisi, lo sviluppo della metodologia adeguata e condivisa, la divulgazione e l’implementazione del modello così definito, con le conseguenti valutazioni.

«Il nostro Progetto prevede la costituzione di un board istituito all’interno di ogni regione, definito in strettissima collaborazione con i medici di medicina generale e con gli specialisti prescrittori, per ottenere la massima condivisione degli obiettivi: questo board sarĂ  il soggetto guida di tutto il Progetto.

Tutti i singoli board regionali dovranno lavorare in rete in stretta collaborazione con le istituzioni centrali e con AIFA per assicurare una corretta e omogenea circolazione e valutazione dei dati. Nostro obiettivo è avviare un percorso che sia in grado di fornire strumenti valutativi che si possano integrare con gli strumenti già esistenti, fornendo ai decisori il massimo contributo per orientare le scelte».

Commentando il Progetto, il presidente SIFO Arturo Cavaliere, ha sottolineato che con «questa proposta i farmacisti ospedalieri interpretano al meglio la loro vocazione di protagonisti del governo clinico attraverso la trasformazione del dato in informazione. Il SSN e i decisori hanno bisogno di capire come governare concretamente l’innovazione terapeutica: riteniamo che questo Progetto SIFO sia un contributo che con competenza e tempestivitĂ  permette alle istituzioni di gestire correttamente uno dei periodi piĂą stimolanti per l’assistenza sanitaria».