Toscana: nasce la Rete Ictus

È partita come sperimentazione negli ospedali dell’Area Vasta Centro e nell’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze, la Rete Icuts verrà presto estesa a tutta la Regione Toscana. Di che cosa si tratta? L’obiettivo della Rete Ictus è garantire interventi tempestivi e cure adeguate in caso di ictus ischemico, patologia acuta che richiede di intervenire in tempi brevi. La procedura utilizzata prevede principalmente due tipi di interventi terapeutici, entrambi tempo-dipendenti: la terapia endovenosa fibrinolitica, trombolisi sistemica, da effettuarsi al massimo dopo 4 ore e mezzo dall’evento, per cui sono stati autorizzati tutti gli ospedali maggiori dell’Asl Toscana Centro; la terapia endoarteriosa, un intervento endovascolare cerebrale che viene effettuato solo presso il Careggi dai radiologi interventisti entro le sei ore dall’evento e solo su alcune tipologie di pazienti. Vediamo come funziona la Rete.
Il paziente colpito da ictus viene portato dal 118 nell’ospedale maggiore più vicino e nel tempo più breve: qui viene sottoposto a terapia endovenosa entro le 4 ore e mezza e, se necessario, viene trasferito al Careggi per la terapia endoarteriosa. Ovviamente se il paziente viene portato subito al Careggi tutto si svolge lì. Tutta la Rete si basa quindi sulla collaborazione multidisciplinare tra differenti figure e su una presa in carico rapida.
«Con questo lavoro», ha sottolineato l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, «è stata creata una rete tra professionisti e tra ospedali, in funzione per tutti gli ospedali dell’Area Vasta Centro. Presto estenderemo la rete su tutto il territorio regionale. Si tratta di un grande passo avanti: con la messa in rete nel sistema questa terapia sarà garantita a tutti i pazienti, ovunque essi risiedano».

Stefania Somaré