Tumore ai polmoni: allo studio uno screening

Lo scorso 17 gennaio un gruppo di lavoro di esperti di tumore al polmone si è incontrato per stilare una bozza di programma di screening da proporre al Ministero della Salute, un programma che le Regioni potranno decidere di adottare per la salvaguardia dei propri cittadini.
Del tavolo di lavoro fa parte anche il dottor Giovanni Muriana, direttore della Struttura di Chirurgia Toracica dell’Azienda Ospedaliera Carlo Poma di Mantova e presidente della Società Italiana di Chirurgia Toracica (SICT).

Giovanni Muriana

L’obiettivo dello screening proposto è identificare i tumori in stadio precoce, per i quali l’intervento chirurgico ha successo nel 90% dei casi: beneficiari dello screening, fumatori che abbiamo fumato almeno 20 sigarette per 10 anni o 10 sigarette per 20 anni.

Spiega il dottor Muriana: «i programmi di screening per cancro al polmone sono piuttosto costosi e negli scorsi anni non si era arrivati a dimostrare la bontà del rapporto fra costi e benefici.

Di recente, invece, in occasione di un summit internazionale di Oncologia a Toronto, sono stati presentati studi che provano l’efficacia dello screening, in grado di ridurre la mortalità in misura pari anche al 30%.

L’Istituto Tumori di Milano, per esempio, sta conducendo uno di questi studi. Per tale motivo il Ministero della Salute ha chiesto alle varie società scientifiche italiane di elaborare un’ipotesi di attività di screening.

Un altro momento decisivo per raggiungere questo obiettivo sarà un meeting che si terrà in Regione Lombardia. L’AO Carlo Poma avrà un ruolo di rilievo nell’applicazione del futuro programma».

Dal momento che il tumore al polmone è il primo per incidenza e anche mortalità, il Ministero della Salute si è reso disponibile a valutare delle azioni di screening sui tabagisti. Per stabilire una policy al riguardo, ritiene indispensabile una valutazione con le modalità della TAC spirale a basso dosaggio relativamente ai vari scenari plausibili, sulla scorta delle evidenze scientifiche e degli atti di pianificazione già vigenti.

Stefania Somaré