3D4med: a Pavia il primo laboratorio clinico di stampa 3D

3D4MED, il primo laboratorio clinico italiano di stampa 3D è stato inaugurato il 29 ottobre presso il Padiglione DEA della Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia, alla presenza di Fabrizio Sala, assessore alla Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione delle imprese di Regione Lombardia, e di Massimo Depaoli, sindaco di Pavia.

Situato al piano 0 del Padiglione DEA, all’interno di un’area vetrata che consente di osservare il lavoro che vi si svolge, il laboratorio contiene stampanti capaci di trasformare immagini TAC di un paziente in un oggetto utile per pianificare e allenarsi a eseguire l’intervento chirurgico o per facilitare la comunicazione medico-paziente. I modelli creati possono essere utili anche nella formazione dei nuovi chirurghi.

 

 

 

 

La decisione di avere più macchine a disposizione è strategica: in questo modo il team del 3D4MED può infatti scegliere quale tecnologia utilizzare in base alle richieste del chirurgo.
Il laboratorio può produrre modelli deformabili, utili per fare simulazioni realistiche della procedura chirurgica, piuttosto che modelli trasparenti per pianificare l’impianto di una protesi, scomponibili per valutare come accedere a strutture difficili da raggiungere, o in gesso, per simulare le strutture ossee.

Da sinistra, Andrea Pietrabissa (Policlinico San Matteo) con Stefania Marconi e Ferdinando Auricchio (UniversitĂ  di Pavia)

Anche la scelta cromatica è varia e la ragione è rendere più semplice il riconoscimento delle diverse strutture anatomiche; la scelta della tecnologia e del materiale, invece, permette di produrre modelli con caratteristiche meccaniche simili a quelle fisiologiche.
Ogni oggetto prodotto rappresenta fedelmente la struttura anatomica del paziente in esame. Si parla quindi di un prodotto personalizzato.
3D4MED nasce dalla collaborazione tra il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’UniversitĂ  di Pavia, in particolare il suo direttore, il professor Ferdinando Auricchio, e il Policlinico San Matteo, e in particolare con il professor Andrea Pietrabissa, direttore della Struttura Complessa DEA – Chirurgia Generale 2.

Attualmente il laboratorio lavora soprattutto per Chirurgia Addominale, con Otorinolaringoiatria, con Chirurgia Maxillo-facciale, con Ortopedia e con Chirurgia Vascolare. Potenzialmente, però, può essere utilizzato in qualsiasi ambito medico, potendo riprodurre tutti gli organi umani e le loro componenti.

Stefania Somaré