Network toscano per la fruizione delle ricerche scientifiche

Network toscano per la fruizione delle ricerche scientificheOggi più che mai per chi svolge le professioni sanitarie poter conoscere i risultati delle migliori ricerche scientifiche è fondamentale per fare bene il proprio lavoro. È importante quindi riunire le risorse in un unico posto, cui il professionista potrà accedere per aggiornarsi.
Dal mese di aprile questo “posto”, per la Toscana, è il Network Bibliotecario Sanitario Toscano, nato non solo per raccogliere le più autorevoli conoscenze mediche, ma anche per creare un ambiente di confronto per chi in sanità opera ogni giorno e favorire la nascita di collaborazioni.

Non ultimo, il network permetterà di ottimizzare i costi con l’acquisto collettivo di risorse, una programmazione pluriennale degli stessi acquisti e il coordinamento delle attività di negoziazione con editori e fornitori.
Il network è gestito dall’Agenzia Regionale di Sanità. Al portale possono accedere i professionisti delle tre aziende sanitarie toscane, quando possibile anche da remoto.

Andrea Vannucci, direttore dell’ARS, ha commentato: «l’aggiornamento professionale è una pietra miliare del progresso della medicina e delle cure sanitarie ed è strettamente connesso alla possibilità di ricerca e approfondimento scientifico da parte del personale sanitario. In un’epoca di forte innovazione e incerta sostenibilità del sistema sanitario, il confronto con studi ed esperienze nazionali e internazionali che possano orientare verso l’appropriatezza, riducendo gli interventi inutili e costosi, risulta sempre più prezioso. Accanto a ciò, sempre più incalzante appare la necessità di avere a disposizione strumenti adatti a comprendere i fenomeni in corso nel mondo della salute e della sanità. È in questo contesto e con questa visione che nasce il Network Bibliotecario Sanitario Toscano e la rete di biblioteche biomediche della Toscana».
Il modello del network è stato ideato ispirandosi a quelli già esistenti in altre regioni italiane, tra cui Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte.

Stefania Somaré