Oms, nuove linee guida per malattie sessualmente trasmissibili

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Clamidia al microscopio

La resistenza antibiotica si sta diffondendo rapidamente, rendendo difficile combattere alcune malattie infettive sessualmente trasmissibili, gonorrea in prima fila ma anche sifilide e clamidia. Per fare fronte al problema, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha emanato delle linee guida per il trattamento di queste malattie che affliggono ancora molte persone nel mondo, favorendone inoltre l’infezione da Hiv. Sarebbero infatti 131 milioni le persone affette da clamidia, 78 milioni quelle affette da gonorrea e 5,6 milioni quelle affette da sifilide. Le nuove linee guida si basano sulle ultime evidenze scientifiche nel campo e presentano i trattamenti di maggiore successo.

Si ricorda che lavorare sulla prevenzione e sul trattamento precoce è fondamentale in questi casi, ecco perché l’Oms chiede che i Paesi interessati inizino a utilizzare velocemente le nuove indicazioni. Per quanto riguarda la gonorrea, l’Oms ha chiesto ai Paesi in cui questa malattia è presente di testare la quali sono gli antibiotici ai quali la popolazione di pazienti è maggiormente resistente, in modo tale da consentire ai medici di suggerire gli antibiotici più efficaci. Inoltre, l’Oms sconsiglia l’uso di chinoloni, antibiotici cui il responsabile della gonorrea è molto resistente. Per quanto riguarda la sifilide, l’Oms suggerisce invece un’unica dose di penicillina benzatina, farmaco che deve essere iniettato direttamente nel muscolo o nella natica: questo trattamento si è dimostrato molto più efficace rispetto alla terapia orale. Nella clamidia, come nelle altre malattie sessualmente trasmissibili, l’uso di preservativo può limitare la diffusione del contagio.

Stefania Somaré