Livigno si prepara alle Olimpiadi: installate TAC e RMN

In vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici 2026, a Livigno, nei locali rinnovati della Casa della Sanità, sono state installate la nuova TAC, la risonanza magnetica e la frigoemoteca automatizzata. Come sottolineato dall’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, l’installazione è un passaggio decisivo verso la piena operatività della struttura.

L’operazione è un intervento strategico che rafforza la sanità territoriale in vista delle Olimpiadi. Dopo la manifestazione, l’attrezzatura resterà stabilmente al servizio della comunità dell’Alta Valtellina.

Collaborazione continua tra la Casa della Sanità di Livigno e Niguarda

La Casa della Sanità di Livigno, già potenziata nei mesi scorsi, continuerà ora a funzionare come presidio sanitario avanzato, con Punto di Primo Intervento h24, ambulatori attivi 8 ore al giorno per 5 giorni alla settimana, diagnostica completa (RM, TC, RX, ecografie) e unità orto-traumatologiche e cardiologiche gestite da ASST Niguarda.

Proseguono i lavori al piano terra per l’allestimento dell’Area Emergenza Olimpica, composta da moduli abitativi temporanei di 300 mq che saranno operativi a inizio 2026 e rimossi al termine dei Giochi. Il piano è stato riorganizzato per migliorare i flussi di utenza e potenziare ulteriormente il Punto di Primo Intervento. 

Durante i Giochi, gli ambulatori del Policlinico Olimpico al piano superiore saranno dedicati ai servizi orto-traumatologici e cardiologici per poi diventare attività permanenti.

È stata, inoltre, installata la frigoemoteca, un sistema avanzato per la conservazione degli emocomponenti a 4°C, gestito da remoto dal Centro Trasfusionale dell’ASST Niguarda. La tecnologia assicura massima sicurezza, rapidità e tracciabilità nella gestione del sangue.

«La collaborazione tra Livigno e l’ospedale Niguarda» sottolinea Mario Melazzini, direttore generale Welfare di Regione Lombardia «è un modello innovativo di sanità di montagna, basato su un approccio di sistema. Questo potenziamento rappresenta una risposta concreta, qualificata e replicabile anche in altre aree interne della Lombardia».

«La nuova diagnostica pesante installata alla Casa della Sanità» dichiara Alberto Zoli, direttore generale dell’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano «è una delle più significative testimonianze della legacy olimpica. I professionisti di Niguarda garantiranno standard di cura elevati anche nei territori montani».

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