Il bando di ricerca per giovani ricercatori under 30, indetto dalla Fondazione Maria Gabriella De Matteis il 21 dicembre 2023 e conclusosi il 31 marzo 2024, ha visto prevalere sulle 26 candidature ricevute il progetto del dott. Carmine Valenza, il cui obiettivo è indagare l’endocrino-resistenza integrando biopsia liquida ad altre tecniche di medicina nucleare.
Il dott. Carmine Valenza, Medical Oncology Fellow Division of New Drugs and Early Drug Development dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, è il vincitore del bando da 40.000 euro della Fondazione Maria Gabriella De Matteis, dedicato all’integrazione della biopsia liquida nella gestione di pazienti con tumore solido.
Tra i 26 progetti candidati al bando, il Comitato Scientifico – coordinato dal prof. Giuseppe Curigliano, PO di Oncologia Medica presso l’Università di Milano e direttore della Divisione Clinica di Sviluppo Nuovi Farmaci presso IEO, e composto da Andrea Ballabio, Silvia Novello, Gabriella Pravettoni e Paolo Marchetti – ha premiato proprio lo studio del dott. Valenza “COMBINE-Liquid Biopsy”, co-finanziato da IEO e Università di Harvard, in virtù dell’innovativo obiettivo che si pone: migliorare la comprensione dei meccanismi con i quali il carcinoma mammario sfugge alla terapia endocrina.
«La ricerca vuole riuscire a descrivere le caratteristiche del carcinoma mammario metastatico resistente alla terapia endocrina. Il 70% dei tumori mammari esprime i recettori ormonali e beneficia di terapie endocrine, per un periodo più o meno lungo a seconda dei casi.
Quando le terapie endocrine smettono di funzionare, si parla di endocrino-resistenza, i cui meccanismi sono complessi e molto variabili da paziente a paziente e, al momento, sono identificati soprattutto tramite biopsie di sedi di metastasi.
Questo studio, al contrario, vuole indagare l’endocrino-resistenza integrando la biopsia liquida (che consiste in un semplice prelievo di sangue, per studiare il DNA circolante del tumore) e altre tecniche di medicina nucleare.
In particolare, negli ultimi anni, sono stati studiati nuovi traccianti PET, come il fluoroestradiolo, che studiano l’espressione dei recettori ormonali in tutto il corpo», ha riferito il dott. Carmine Valenza.
Le analisi di questo studio clinico sono in corso di attivazione presso l’Istituto Europeo di Oncologia e sono il primo dei passi che la Fondazione Maria Gabriella De Matteis vuole fare per sostenere i giovani scienziati italiani nei loro progetti di ricerca contro i tumori, con particolare riguardo per quelli alla mammella.
«La ricerca sulla biopsia liquida è fondamentale, poiché fornisce un metodo non invasivo e altamente sensibile per la diagnosi e il monitoraggio dei tumori, consentendo una personalizzazione dei trattamenti basata sulle caratteristiche specifiche della malattia di ciascun paziente.
Questo contribuisce significativamente a migliorare le prospettive di guarigione e la qualità della vita dei pazienti affetti da cancro», ha dichiarato il prof. Giuseppe Curigliano, che è anche coordinatore del Comitato Scientifico Fondazione Maria Gabriella De Matteis.