Una delle principali complicanze successive a un intervento di implantologia protesica ortopedica è l’insorgere di infezioni croniche che, a loro volta, sono la principale causa di morte o di inabilità post intervento.
Quali fattori determinano queste infezioni? Il principale imputato è il biofilm batterico, ovvero un sottile strato di batteri che va a rivestire la protesi portando infezione e favorendo anche la resistenza agli antibiotici.
Secondo le stime dell’Università di Philadelphia, il biofilm batterico causa già oggi circa 25.000 morti l’anno, numero destinato a quadruplicare entro il 2050. Inoltre, a causa del suo impatto sull’antibiotico resistenza, tra una decina di anni si potranno curare con i farmaci a noi noti solo il 30% delle infezioni.
Per studiare il biofilm e il suo ruolo nelle infezioni da materiali impiantabili, il Gruppo Ospedaliero San Donato Foundation ha aperto, con il contributo della Fondazione Polizzotto-Porrati Onlus, il Centro Biofilm Milano, con sede presso l’Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi. Obiettivi del Centro sono: diventare il principale punto di riferimento in Europa nella ricerca in ambito di infezioni correlate agli impianti, migliorare gli approcci chirurgici e terapeutici, studiando i meccanismi molecolari e biologici connessi al biofilm; studiare nuovi sistemi di prevenzione, diagnosi, cura e monitoraggio; creare un network di centri specializzati nel biofilm per favorire la mobilità dei ricercatori e lo scambio di know-how.
Il Centro avrà come responsabili scientifici i professori Carlo Luca Romanò e Lorenzo Drago, già direttori rispettivamente del Centro di Chirurgia Ricostruttiva e delle Infezioni Osteo-Correlate e del Laboratorio di Analisi Cliniche e Microbiologiche dell’Istituto Galeazzi.
Il professor Lorenzo Drago ha precisato: «la presenza del biofilm incide non solo sul corretto funzionamento della protesi, ma ha anche un forte impatto sull’igiene e sulla sterilità degli ambienti ospedalieri, poiché rende inefficaci gli agenti disinfettanti.
La ricerca è l’unica arma che abbiamo per contrastare le infezioni e i nostri partner, Gruppo ospedaliero San Donato Foundation e Fondazione Polizzotto-Porrati Onlus, ne hanno compreso l’importanza e sono al nostro fianco».
Si affianca il professor Romanò: «le complicanze legate alle infezioni ossee e articolari sono gravi e frequenti. Le conseguenze possono essere molteplici e di diversa gravità: parliamo di cronicizzazione, ma anche di zoppia, di rigidità articolare, di differente lunghezza degli arti, fino alla necessità di sottoporre il paziente a complessi interventi chirurgici, con le problematiche fisiche e psicologiche che ne conseguono. Un altro aspetto, non meno importante, è quello relativo ai costi, che ammontano a circa 1 miliardo di euro, che il nostro servizio sanitario deve sostenere per riparare i danni da biofilm, che condizionano in maniera significativa la vita dei pazienti».
Stefania Somaré