La carenza di ventilatori polmonari affrontata dagli ospedali italiani nelle scorse settimane oggi rappresenta una criticità anche per altri Paesi coinvolti nella pandemia da Covid-19.
Negli Usa, dove il numero di contagi è ancora in crescita (i dati più recenti della Johns Hopkins University indicano 1.036.652 contagiati e 60.475 morti), il MIT di Boston ha ideato un ventilatore alternativo ed economico (E-Vent), potenzialmente facile da realizzare in tutti i Paesi del mondo.
Al dispositivo ha lavorato un gruppo di esperti volontari, tra cui disegnatori meccanici, elettronici, medici e altri ancora.
Il team ha sviluppato anche delle linee guida che consentano agli ospedali di costruire la propria versione di ventilatore.
Il tutto partendo da un pallone autoespandibile (AMBU – Auxiliary Manual Breathing Unit).

«Un device», ha sottolineato il dottor Hanumara, uno dei ricercatori coinvolti del progetto, «che tutti gli ospedali hanno in gran quantità e che ha il vantaggio di essere trasportabile. In sostanza, abbiamo reso automatico lo squeezing del pallone».

La collaborazione con i clinici ha permesso di ideare un sistema utile che rispetta le linee guida di rianimazione.
Questo ventilatore può essere utilizzato su pazienti con esigenze respiratorie minori per ridurre la pressione nei reparti di Terapia Intensiva, liberando gli altri ventilatori per i pazienti più gravi.
Il device è pronto per la sperimentazione clinica.

Stefania Somarè