Presentato il 24 settembre scorso a Roma, presso la sala Zuccari del Senato, il secondo DTx Monitoring Report ha esteso il perimetro di ricerca anche alle Digital Health Technologies, facendo chiarezza in merito alle definizioni di DTx-DHT, analizzando lo scenario europeo e il mercato italiano.
Le terapie digitali rappresentano un’evoluzione dei modelli di cura e rappresentano un mercato in rapida ascesa a livello globale. Si prevede, infatti, che entro la fine dell’anno il mercato mondiale delle terapie digitali raggiunga i 4,68 miliardi di dollari, con un tasso di crescita annuale – CAGR – pari al 16,6% dal 2024 al 2029, arrivando a toccare nel 2029 i 10,09 miliardi di dollari.
DTx e DHT: partire dalle definizioni
Il secondo DTx monitoring report, curato da Indicon, presentato a Roma lo scorso 24 settembre presso la Sala Zuccari del Senato, ha allargato quest’anno l’orizzonte di ricerca, andando a ricomprendere, oltre alle DTx, le tecnologie sanitarie digitali – DHT, che a oggi rappresentano una zona grigia ancora poco normata della connected care.
Il rapporto ha quindi chiarito il concetto di DTx e di tecnologie sanitarie digitali, classificando in cinque categorie queste ultime in base alla loro finalità clinica, anche se diversa da quella terapeutica.
Evoluzione di DTx e DHT in Europa
A livello europeo a trainare il mercato è la Germania, Paese leader nel settore delle digital health technologies – in tedesco DiGA, con 55 terapie rimborsate nel 2024 rispetto alle 49 del 2023. A seguire il Regno Unito, con 35 tecnologie digitali il cui utilizzo è approvato dal NICE britannico e una crescita del 150% rispetto alle 14 dello stesso periodo del 2023.
Quindi la Francia, con 4 DTx e 3 dispositivi di monitoraggio da remoto; in Spagna a luglio 2024 è stato sviluppato un quadro metodologico per la valutazione delle tecnologie sanitarie digitali che si trovano in fase di post autorizzazione del mercato.
Analisi dei prezzi
L’analisi dei prezzi condotta su 33 DiGA rimborsate a livello permanente in Germania ha evidenziato che il prezzo medio di una terapia digitale sia pari a 222 euro, con un prezzo medio in lista permanente che va da 220 euro del 2021 a 235 euro del 2024.
DTx in Italia: aziende produttrici e terapie approvate
A livello italiano, partendo da un’analisi dei dispositivi classificati dal Ministero della Salute, su 344 dispositivi analizzati, 45 sono risultati conformi alla definizione di pDMD – patient managed digital dispositivi medici.
Di questi, il 46% effettua monitoraggio, il 38% terapia, il 9% prevenzione e il 7% diagnosi.
Dei dispositivi analizzati, 31 sono registrati come dispositivi medici di classe I, 12 come IIa, 3 come IIb.
A livello di aziende implicate nello sviluppo di terapie digitali, il loro numero evidenzia una significativa crescita: sono difatti 24 nel 2024 a fronte delle 13 del 2023.
Di queste: 16 sono startup innovative, 3 PMI innovative, 1 startup non innovativa e 4 aziende consolidate.
Il numero totale di potenziali DTx è pari a 42 rispetto alle 18 del 2023, di cui 17 già registrate come dispositivi medici.
Un’analisi di budget impact delle DTx sul mercato italiano ha stimato – partendo dalle 17 presenti nel registro dei dispositivi medici del Ministero, relative a 8 aree terapeutiche, in un orizzonte temporale di 3 anni (2025-2028) – ha stimato una spesa per terapie digitali di 18,2 milioni di euro per il primo anno, 36,4 milioni di euro per il secondo e 54 milioni di euro per il terzo.