Dispositivi indossabili e pressione arteriosa

Uno studio irlandese sottolinea l’esigenza di migliorare i sensori indossabili per il monitoraggio della pressione arteriosa per ottenere indicazioni sicure.

Negli ultimi anni si discute molto dell’opportunità di utilizzare dispositivi indossabili per il monitoraggio della pressione arteriosa. L’ipertensione è, infatti, un disturbo cronico molto diffuso, soprattutto nella popolazione anziana o polipatologica, ma non solo. È importante individuarla per tempo, così da mettere in atto le azioni mediche e di educazione sanitaria necessarie per gestirla al meglio.

Uno studio real world irlandese, pubblicato su Clinical Research in Cardiology, ha cercato di capire in quale misura i sensori indossabili siano affidabili a tal fine. Allo studio ha partecipato anche la Divisione di Cardiologia dell’Ospedale Universitario di Verona.

I dispositivi valutati

Gli autori di questo studio si sono concentrati su una serie di dispositivi indossabili, confrontandone i risultati con uno sfigmomanometro brachiale, ovvero il gold standard diagnostico.

I dispositivi presi in considerazione si basano su funzionamenti differenti: il Bpro G2 usa la tonometria per risalire al ritmo cardiaco; l’Omron HeartGuide si basa invece sulla tecnologia dell’oscillometro occlusivo; lo smart watch Heartisans sulla fotopletismografia. I soggetti reclutati sono stati 128, di età media 53 anni, nel 46% in cura con farmaci antipertensivi.

Il confronto tra il gold standard e gli altri dispositivi è stato effettuato basandosi sul protocollo ISO81060-2, anche se non è stato appositamente pensato per validare dispositivi senza polsini. Inoltre, gli autori hanno confrontato la misurazione longitudinale della pressione sanguigna effettuata dai dispositivi, utilizzando in questo caso modelli misti lineari. 

I risultati non consentono una piena validazione

I confronti effettuati mostrano che i valori di pressione misurati con i tre dispositivi sono sempre molto vicini a quelli ottenuti con lo sfingoscopio, entro i 5 mmHG, tuttavia non mancano le criticità. Per esempio, il dispositivo Omron tende a sottostimare la pressione sistolica e diastolica, mentre gli altri due presentano più probabilità di fallire la misurazione.

Queste caratteristiche, insieme al fatto che nessuno dei dispositivi analizzati supera tutte le richieste della ISO81060-2, porta gli autori a non poterli validare: servono ancora miglioramenti perché questo tipo di dispositivo indossabile offra misurazioni di pressione sanguigna affidabili. Inoltre, servono protocolli di validazione pensati per lavorare su dispositivo per la misurazione della pressione sanguigna privi di polso.

Considerando che le patologie cardiovascolari, ipertensione arteriosa in prima fila, sono le più diffuse al mondo e, ancora oggi, la principale causa di morte, l’esigenza di poter contare su dispositivi affidabili è elevata.

(Lo studio: Lunardi M, Muhammad F, Shahzad A, Nadeem A, Combe L, Simpkin AJ, Sharif F, Wijns W, McEvoy JW. Performance of wearable watch-type home blood pressure measurement devices in a real-world clinical sample. Clin Res Cardiol. 2023 Dec 19. doi: 10.1007/s00392-023-02353-7. Epub ahead of print. PMID: 38112747)