Il procurement in sanità è qualcosa di estremamente delicato, in quanto le tecnologie che vengono acquistate impattano sulla salute e quindi sulla vita delle persone. È pertanto importante individuare correttamente i bisogni di salute per poi procedere a costruire gli appalti di gara. Il tema al centro di una sessione del Convegno nazionale AIIC.

Indipendentemente dal settore specifico, ogni processo di approvvigionamento è costituito da tre componenti: persone, processi, documentazione. Il tema è stato oggetto di una sessione al Convegno nazionale dell’Associazione Italiana Ingegneri Clinici, svoltosi a Roma dal 15 al 18 maggio scorsi.

Il termine procurement si riferisce “all’acquisizione di immobili, impianti e, ovvero macchinari, beni, lavori o servizi mediante acquisto, noleggio, locazione o permuta, ivi incluse tutte le azioni che vanno dalla pianificazione e previsione, identificazione dei bisogni, approvvigionamento, contrattazione e tutte le fasi fino alla consegna dei beni”.

Le caratteristiche di un buon appalto

Un buon appalto in ambito sanitario prevede forniture sanitarie sicure e di qualità, l’offerta migliore per le esigenze dell’organizzazione sanitaria; consegne puntuali e installazione, messa in servizio e formazione soddisfacenti; effettivi pagamenti e garanzie; servizio post-vendita soddisfacente; maggiore interesse a presentare le offerte in futuro e sistemi trasparenti e affidabili.

Fondamentale, è stato ribadito nel corso della sessione, è valutare e definire ciascuna fase, così come le azioni propedeutiche a ciascuna di esse. Altresì, vanno tenute in conto la regolamentazione locale, la sostituzione, il potenziamento della tecnologia, le apparecchiature rigenerate, l’infrastruttura a supporto, la sostenibilità nonché gli aspetti etici. Ancora, occorre misurare le performance.

Le criticità emerse

Le criticità nelle procedure di acquisto emerse nel corso del convegno possono così riassumersi: necessità di regole chiare e trasparenti; monitoraggio delle diverse fasi, dalla movimentazione, al trasporto, allo stoccaggio, alla logistica.

Esperienze di procurement: il PPP per il nuovo Gaslini

Presentato nel corso della sessione da Ezio Nicolàs Bruno Urbina, responsabile dei servizi tecnici dell’IRCCS Istituto Gaslini di Genova il partenariato pubblico privato per il nuovo Gaslini.

“Il PPP è stato individuato come soluzione contrattuale capace di integrare le risorse pubbliche, ridurre i rischi quali l’incremento dei costi, la dilatazione dei tempi di realizzazione e le interferenze tra cantiere e attività clinica”.