Exposanità, al via la 22a edizione

La 22a edizione di Exposanità, la mostra internazionale al servizio della sanità e dell’assistenza è al taglio del nastro a Bologna Fiere, con l’incontro inaugurale di mercoledì 11 maggio, ore 10, “La sfida del territorio: prossimità delle cure e sviluppo dei servizi sanitari e socio sanitari”, a cui parteciperanno, fra gli altri, Raffaele Donini, assessore alla Sanità della Regione Emilia-Romagna e presidente della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, e Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva.

La crisi generata dalla pandemia ha dimostrato che le cure di prossimità sono la risposta praticabile non solo in situazioni emergenziali ma anche per i bisogni standard di salute e assistenza di una popolazione che invecchia e che si confronta sempre più spesso con la cronicità.

Il PNRR sembra l’opportunità giusta per concretizzare quanto faticosamente appreso.

Un viaggio nella sanità del futuro è quello proposto da Exposanità. Al centro gli obiettivi del PNRR con un programma scientifico di oltre 200 convegni per affrontare tutti i nodi cruciali della riforma del SSN: potenziamento della rete territoriale dei servizi, domiciliarità, innovazione digitale, ammodernamento tecnologico, nuova edilizia sanitaria, superamento dei vincoli di spesa.L’occasione offerta dagli investimenti del PNRR è unica, ora si tratta di sfruttarla al meglio, consapevoli che l’innovazione digitale rappresenta il vero cambio di paradigma in grado di superare tutti i limiti che la pandemia ha messo in evidenza, consentendo di intervenire in fase precoce della malattia, di ridurre il numero di giorni di degenza ospedaliera, di razionalizzare le decisioni attraverso la consultazione a distanza con gli specialisti, di abbattere i costi delle cure.

In tema della domiciliarità Exposanità ospita venerdì 13 maggio, ore 9.30, un confronto tra il ministro della Salute Roberto Speranza e i rappresentanti delle professioni e delle associazioni coinvolte nella gestione della non autosufficienza.

Il processo di digitalizzazione tende a ridurre il divario tra le risorse disponibili e i bisogni dei cittadini, per rispondere ai quali le soluzioni digitali rappresentano una concreta risorsa, garantendo allo stesso tempo la sostenibilità economica.

Giovedì 12 maggio il convegno “AI, 3D, mHealth nella medicina di oggi: personalizzare, prevenire e condividere per una sanità migliore” è occasione per gli esperti del settore dell’Università degli Studi di Bologna per spiegare il futuro prospettato dall’uso delle nuove tecnologie alla luce delle applicazioni reali, calate nelle diverse realtà cliniche.

Il comparto dei dispositivi in Italia conta 4.546 aziende, che occupano 112.534 dipendenti. Sono oltre 500 le aziende che a Bologna presenteranno le proprie proposte in termini di prodotti e servizi per una sanità più efficace. Un tessuto industriale altamente innovativo e specializzato che a Exposanità è rappresentato nei saloni Sanità Digitale e Horus: dai big data, alla telemedicina e dal rafforzamento della rete ospedale-territorio alle tecnologie digitali a sostegno della fragilità.

Per la prima volta in Italia, grazie alla collaborazione Dateurope e Assoausili, nel salone Horus allestito a Exposanità, si può testare le potenzialità dei dispositivi di puntamento oculare che, con il solo movimento dell’occhio, permettono di comunicare e di gestire il lavoro al pc. O vedere in funzione i comunicatori dinamici simbolici, studiati per l’età pediatrica, grazie ai quali i piccoli in fragilità comunicano attraverso sintesi di alta qualità basate su modelli neuronali. Oppure i sistemi di domotica pensati per gravi forme di disabilità che consentono, con un solo soffio o ammiccamento dell’occhio, il pieno controllo della propria abitazione.

Mercoledì 11 maggio si svolge il convegno “PNRR e sanità digitale. Le best practice delle Regioni per la gestione della cronicità”, che vede le Regioni italiane a confronto sulla digitalizzazione dei servizi sanitari e sociosanitari dei loro territori.

Giovedì 12 maggio l’incontro “Il Fascicolo Sanitario Elettronico, interoperabilità e scenari futuri”, organizzato da AISIS – Associazione Italiana Sistemi Informativi della Sanità, affronta il tema del futuro del fascicolo sanitario elettronico sia dal punto di vista della maggiore interoperabilità sia delle possibili evoluzioni funzionali.

Tra le sfide più urgenti, alle quali il SSN non può sottrarsi, quella energetica e dello sviluppo sostenibile. Con l’iniziativa speciale Ospedali Verdi, Exposanità metterà al centro dell’attenzione l’edilizia ospedaliera sostenibile e assegnerà i bollini verdi, veri e proprie attestazioni di sostenibilità, destinati alle strutture sanitarie più attente alla loro impronta ecologica.

Lo stesso tema è affrontato, l’11 maggio, nel convegno “Efficienza energetica e innovazione per un ospedale sempre più verde”, organizzato da Siais – Società Italiana dell’Architettura e dell’Ingegneria per la Sanità. Il convegno tratterà il ruolo delle prestazioni energetiche e acustiche nella riqualificazione delle strutture ospedaliere e sanitarie, dei contratti EPC, delle fonti energetiche alternative, dell’impronta ecologica delle attività e delle possibili innovazioni per l’efficienza energetica.

L’Italia diventerà il primo Paese d’Europa per assistenza domiciliare, secondo il ministro della Salute Roberto Speranza: «gli investimenti previsti dal PNRR in assistenza domiciliare e telemedicina ammontano a 4 miliardi e mirano a promuovere la casa come primo luogo di cura. L’obiettivo è allineare i livelli di copertura dell’assistenza domiciliare alle migliori esperienze europee. Fino a pochi mesi fa nel nostro paese l’assistenza domiciliare per le persone sopra i 65 anni raggiungeva il 4%, mentre la media dei Paesi OCSE è pari al 6%. I Paesi con i risultati più rilevanti sono Germania e Svezia, con il 9%. Con gli investimenti in questione puntiamo a far diventare l’Italia il primo Paese d’Europa per assistenza domiciliare, con il 10%».