Creare farmaci personalizzati richiede tempo e dotazioni tecnologiche. Da qualche settimana la farmacia dell’ospedale materno-infantile Burlo Garofolo Irccs di Trieste è dotata di un nuovo macchinario, una opercolatrice semiautomatica che consente di produrre fino a 300 capsule di farmaco su misura contemporaneamente.
Dono di Azzurra Malattie Rare Onlus e UniCredit, questa opercolatrice permette di rispondere al meglio alle esigenze di cura dei piccoli pazienti friulani.
Lo conferma Davide Zanon, direttore del Laboratorio Galenico della SSD Farmacia dell’ospedale: «grazie a questo strumento la Farmacia del Burlo Garofolo è in grado di realizzare con maggiore efficienza trattamenti in capsule per pazienti pediatrici che richiedono una terapia personalizzata e tra questi ci sono anche diversi bambini con malattie rare.
Il Laboratorio, infatti, si occupa dell’allestimento di formulazioni pediatriche che non esistono in commercio e adatte a coloro che necessitano di terapie ad hoc per il singolo caso. Le capsule, nello specifico, permettono di somministrare i farmaci con un dosaggio preciso e di adeguarlo nel tempo ai bisogni dei piccoli pazienti».
Per fornire qualche cifra, solo lo scorso anno il Burlo Garofolo ha realizzato oltre 3100 differenti preparazioni galeniche e seguito più di 100 pazienti domiciliari. Grazie al nuovo macchinario, il numero delle preparazioni potrà crescere.
In effetti l’opercolatrice consentirà all’Irccs triestino di assumere un ruolo ancora maggiore nel Progetto Regionale di Centralizzazione della Galenica Pediatrica.
Lo conferma il direttore generale della struttura, Gianluigi Scannapieco: «questa apparecchiatura consentirà di incrementare notevolmente l’efficienza delle procedure di terapia personalizzata. I farmacisti potranno realizzare in tempi brevi un maggior numero di capsule e coprire un periodo più lungo di terapia con una sola preparazione. Quello dell’efficienza è un fattore cruciale perché il nostro Laboratorio Galenico prepara medicinali non solo per i pazienti del nostro istituto ma per chiunque ne abbia bisogno in Friuli Venezia Giulia, rispondendo anche a richieste provenienti da fuori Regione».
Stefania Somaré