Formazione più simulazione uguale rivoluzione

Fra le evidenze portate alla luce dalla pandemia e dai suoi impatti sul funzionamento dei sistemi sanitari c’è la necessità di disporre di personale medico reattivo e preparato per affrontare in modo efficiente e rapido le emergenze.

Data la loro veste di attori di prima linea nell’erogazione di servizi al cittadino-paziente, i responsabili di Pronto Soccorso sono chiamati in causa in questo contesto più che in altri.

Oggi, però, la sfida è assicurare prestazioni di alto livello ottimizzando risorse economiche e tecniche disponibili. Per questo l’addestramento delle risorse umane attraverso una formazione di qualità e a 360 gradi va svolto anche nei momenti critici, con l’apporto della tecnologia.

Il circolo di apprendimento

Laerdal da oltre 60 anni fornisce di soluzioni per la formazione hi-tech, con una proposta per ogni fase del circolo di apprendimento: knowledge acquisition, ovvero apprendimento cognitivo; skills proficiency, ovvero la creazione e crescita delle abilità e competenze pratiche, che permette di arrivare al decision making, processi decisionali e ragionamento critico. Seguono la team simulation e la clinical experience, ossia l’esperienza clinica reale.

L’obiettivo di ogni fase è affiancare gli strumenti didattici più adatti al mantenimento della competenza nel tempo e al miglioramento continuo, mettendo a disposizione piattaforme e tool che aiutino a identificare e assegnare priorità alle risorse formative, consentendo di concentrarsi sulle specifiche aree di miglioramento.

Quanto alla fase di skill proficiency, la proposta più attuale si concentra sull’offerta di soluzioni che accrescono le competenze legate al monitoraggio del paziente critico ed eventuale arresto cardiaco.

Tali soluzioni, integrabili tra loro, sono TruMonitor, TruVent e Resusci Anne QCPR. TruMonitor e TruVent sono una soluzione di training fruibile in aula, in reparto o a distanza e basata su interfaccia IOS e Android.

Presenta su schermo scenari d’intervento realistici affinché gli allievi facciano esperienza sull’interpretazione dei segni vitali di un eventuale paziente, consentendo loro di affinare e migliorare costantemente nel tempo le rispettive capacità decisionali critiche.

Assistere meccanicamente la ventilazione polmonare di un paziente apprendendo le specificità delle varie tecniche, la corretta lettura di un ECG e l’osservazione del cambiamento dei parametri del soggetto sono a loro volta parte delle prerogative della soluzione, che insegna come eseguire pacing e defibrillazione.

Il layout grafico di questi monitor virtuali rispecchia quello dei dispositivi in uso in ambiente sanitario, permettendo di familiarizzare con le tecnologie senza rischi per i pazienti.

È possibile riprodurre le caratteristiche fisiologiche e patologiche tipiche dei soggetti di ogni età, impostando scenari operativi diversi a seconda delle circostanze. In più, proprio in vista di un continuo potenziamento del know-how di ognuno, restituisce feedback in tempo reale che danno o meno conferma dell’efficacia e appropriatezza delle manovre compiute.

Oltre mezzo secolo di sviluppo

Il focus di TruMonitor è la rianimazione cardiopolmonare, caratteristica condivisa con Resusci Anne QCPR, un manichino intelligente integrabile con l’applicazione software proprietaria SkillReporter e sviluppato per garantire una formazione della massima raffinatezza con riscontri in tempo reale.

Usa protocolli, attrezzature e tecniche tipici delle concrete situazioni di emergenza e va incontro perciò alle esigenze di apprendimento individuali o di squadra dei soccorritori professionisti. Può essere combinato con TruMonitor per portare la qualità della simulazione dei parametri vitali del paziente e delle procedure a un livello superiore.Così, in caso di arresto cardiaco, Trumonitor offre informazioni utili all’esame obiettivo del paziente e conferma le ipotesi di un’eventuale diagnosi. La sincronizzazione con il manichino Resusci Anne QCPR consente di verificare a display l’efficacia del massaggio cardiaco e delle ventilazioni.

Resusci Anne QCPR riproduce fedelmente le vie aeree ed è dotato di sensori attraverso i quali risponde alle sollecitazioni del soccorritore.

Infine, è completabile con moduli aggiuntivi come un braccio per le infusioni endovenose, arti inferiori per la simulazione di emorragie, defibrillazione ShockLink.

Lavoro di squadra

Le iniziative per la sicurezza dei pazienti si sono evolute soprattutto negli ultimi 20 anni e a ciascun traguardo sono corrisposti avanzamenti importanti nella ricerca di metodi efficaci per insegnare e diffondere i progressi realizzati.

La simulazione è una metodologia che le strutture sanitarie hanno via via adottato con convinzione crescente. Per soddisfare l’aumento della domanda dei sistemi di simulazione, Laerdal ha lavorato allo sviluppo e al perfezionamento della sua storica piattaforma SimMan.

SimMan, nella più recente versione SimMan 3G Plus, dà risposta specifica alle esigenze della simulazione ad alta fedeltà in team o team simulation. SimMan 3G PLUS è nato per offrire un’esperienza di simulazione completamente immersiva e sempre più realistica.
Il training individuale o di squadra permette di sperimentare competenze fondamentali come il ragionamento critico, la comunicazione interna al gruppo e l’assistenza al paziente.

Presenta un insieme di funzioni che permettono agli allievi di confrontarsi con casi clinici complessi e procedure delicate (rianimazione, cateterizzazione) in un ambiente privo di rischi e li prepara a gestire le emergenze e i casi tipici del quotidiano.
Interfacciato con la soluzione software VIST di Mentice, SimMan 3G PLUS può essere usato come parte di soluzioni più complete per migliorare ulteriormente il training sulle competenze cliniche.

Un’esperienza di training coinvolgente

«Nelle fasi più calde dell’emergenza», ha detto il dottor Jared M. Kutzin, direttore del reparto di Simulazione della Medicina d’Emergenza del Mount Sinai Hospital di New York, «il nostro obiettivo era trovare una soluzione che coinvolgesse gli allievi nell’esperienza d’apprendimento come partecipanti attivi. Con il programma TruMonitor abbiamo presentato casi virtuali, con i relativi segni vitali che cambiavano sullo schermo in tempo reale.
Gli allievi interagivano con una persona che ricopriva il ruolo di infermiere e decidere quali pulsanti premere sul defibrillatore».

Ciò ha permesso di mettere a disposizione dei discenti un sistema che, seppur usato in remoto, non perdesse in efficacia. «Integrando TruMonitor con manichini a bassa tecnologia si è raggiunto un maggiore livello di fedeltà.

Grazie al componente per l’apprendimento a distanza, gli istruttori condividevano il monitor in tempo reale con gli studenti dislocati in tutto il mondo».