Galeazzi, verso un ospedale a misura di cittadino

Render del nuovo Irccs Galeazzi (Binini Partners)

È prevista per fine agosto l’apertura dell’ospedale polispecialistico Irccs Galeazzi-Sant’Ambrogio, una struttura avveniristica milanese che fa leva sull’innovazione tecnologica e digitale per offrire un servizio sanitario sempre più orientato all’eccellenza e alla qualità.

Nasce in quest’ottica il progetto “I cittadini e il nuovo Irccs Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio”, realizzato da Cittadinanzattiva Lombardia grazie alla rinnovata collaborazione con l’Irccs, con l’obiettivo di far emergere le buone prassi e le possibili aree di miglioramento attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini nel percorso di valutazione in una fase in cui l’ospedale, trasferito nella nuova sede all’interno del Mind District, ex area Expo, non è ancora operativo.

Tre gli ambiti di interesse: innovazione, digitalizzazione e sostenibilità ambientale, anche nella sua accezione di rapporti con il territorio e la cittadinanza.

Un centro di cura polispecialistico all’avanguardia

Sarà uno dei poli ospedalieri più importanti di Milano e della Lombardia il nuovo Irccs Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio con le sue quattro aree principali – Ortopedia, Cardiovascolare, Chirurgia Bariatrica, Neurochirurgia – 600 posti letto distribuiti su 7 piani, 32 sale operatorie, 25 delle quali in classe di contaminazione ISO 5 di cui 4 ibride, 5 a Bassa Intensità Chirurgica e 2 endoscopie, oltre a un’area universitaria con auditorium da circa 500 posti.

«Il nuovo Irccs Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio sarà un polo sanitario polispecialistico dove confluiranno l’Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi, la prima struttura ortopedica in Italia sia in termini di interventi sia di pubblicazioni scientifiche, oggi anche centro di riferimento per la Neurochirurgia Cerebrale, e l’Istituto Clinico Sant’Ambrogio centro di eccellenza in ambito cardiologico a livello regionale e nazionale per la cardiochirurgia, la cardiologia interventistica, l’emodinamica e l’elettrofisiologia», afferma Roberto Crugnola amministratore delegato Irccs Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio, Gruppo San Donato.
«A latere di queste due macroaree principali, ci sarà la chirurgia bariatrica con l’INCO, l’Istituto Nazionale per la Cura dell’Obesità, che dal 2010 è il centro di riferimento nazionale per la diagnosi e cura del trattamento multidisciplinare dell’obesità».

Roberto Crugnola, amministratore delegato Irccs Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio, Gruppo San Donato

Tecnologia, intelligenza artificiale, innovazioni nell’area diagnostica, chirurgia robotica, ecosostenibilità sono le leve sulle quali punta il nuovo centro di cura per accrescere la vicinanza con i propri pazienti e al contempo offrire percorsi di cura più innovativi in grado di garantire i migliori risultati.

«L’idea di creare un centro di cura polispecialistico asseconda le esigenze di una sanità attuale e futura sempre più impegnata nel trattare pazienti con comorbidità», continua Crugnola.
«La possibilità di offrire un percorso completo di cura in un’unica struttura assistenziale anche a chi soffre di più patologie risponde all’esigenza sempre più sentita da parte del cittadino di ricevere la migliore assistenza sanitaria possibile».

Migliorare l’offerta in termini di salute

In un periodo storico complesso come quello del termine dell’emergenza sanitaria da coronavirus, l’Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio s’interroga su come migliorare e valutare la propria offerta in termini di salute. Lo fa grazie al coinvolgimento diretto dei cittadini nel processo di valutazione, secondo una rilevazione civica messa a punto da Cittadinanzattiva.

Giuseppe Banfi, direttore scientifico dell’Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi

«La collaborazione con Cittadinanzattiva ha portato sempre risultati concreti e utili per migliorare la nostra esperienza con il paziente e rispettando la sua individualità nel percorso di cura», sottolinea il professor Giuseppe Banfi, direttore scientifico dell’Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi.
«A maggior ragione in questo momento in cui ci apprestiamo ad aprire un grande ospedale polispecialistico per la cura e la ricerca, mettiamo in campo tutte le risorse perché i nostri futuri pazienti possano usufruire non solo di un’eccellente assistenza clinica, ma anche di servizi innovativi e ambienti confortevoli».

Aggiunge Manuela Mantovani, segretario regionale di Cittadinanzattiva: «Rispetto al percorso di collaborazione del 2018 con l’Istituto Galeazzi, questa nuova progettualità rileva un significativo aspetto innovativo: il coinvolgimento dei cittadini avverrà in una fase in cui l’ospedale non è ancora operativo.

Da ciò scaturisce un’importante potenzialità, quella di confrontare i risultati attesi da parte della struttura, con le aspettative e i bisogni dei cittadini. L’intero processo sarà altamente formativo per la capacità di accrescere l’empowerment degli operatori e dei cittadini, questi ultimi capaci di porsi come interlocutori del governo del bene comune».

Il progetto

L’idea che sottende il nuovo progetto “I cittadini e il nuovo Irccs Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio” consiste nel definire un campo di applicazione condiviso che permetta di rilevare le aspettative/i bisogni dei cittadini e l’offerta da parte della struttura, al fine di verificarne l’aderenza e lavorare sugli eventuali scostamenti.

Il lavoro favorirà l’emergere di buone prassi e l’individuazione di eventuali aree di miglioramento, sulle quali sarà possibile intervenire ex ante o per ritarare la progettualità della struttura o per dimostrare l’appropriatezza di specifiche scelte.

Appropriatezza che verrà comunicata ai cittadini attraverso attività di comunicazione studiate ad hoc. L’intero processo assume un connotato altamente formativo, per la capacità di accrescere l’empowerment sia dei cittadini sia degli operatori coinvolti, così come delle comunità in cui si svolge, anche grazie a momenti locali di restituzione e confronto.

Daniele Bonsembiante, vicesegretario di Cittadinanzattiva Lombardia

«I colloqui preliminari e il successivo sopralluogo al cantiere del nuovo Irccs Galeazzi-Sant’Ambrogio ci hanno permesso di formulare i quesiti del questionario da sottoporre ai cittadini previsto nel Progetto», spiega Daniele Bonsembiante, vicesegretario di Cittadinanzattiva Lombardia.

«Quesiti che riguardano tre macro-aree principali: innovazione, digitalizzazione, sostenibilità ambientale, quest’ultima intesa anche in termini di rapporti con il territorio e con la cittadinanza. I dati emersi dal questionario verranno inseriti quindi in un database che ci consentirà di ottenere una fotografia complessiva di quanto rilevato.
Ne scaturirà un report conclusivo volto a descrivere: le aspettative e i bisogni dei cittadini, l’offerta da parte della struttura, l’aderenza tra le une e le altre, gli eventuali scostamenti e le conseguenti proposte civiche di miglioramento; le buone pratiche attivate in fase di progettazione».

Aggiunge e conclude Crugnola: «Il Report ci consentirà di mettere a fuoco i cambiamenti della società nel periodo post-pandemico dal punto di vista sanitario ma anche come il cittadino vive la chiusura di due storici centri di cura per il capoluogo lombardo e la nascita del nuovo ospedale polispecialistico, al fine di mettere in campo quegli aggiustamenti necessari per rendere tale cambiamento il meno impattante possibile.

Il cambio epocale che stiamo per vivere – il primo paziente è atteso per la fine del mese di agosto – è in linea con le sfide attuali e future per la sanità pubblica.
Le tecnologie, le innovazioni, la telemedicina, il teleconsulto ci vengono in aiuto, ambiti che il Gruppo San Donato ha sviluppato con successo nel periodo pandemico. Stiamo attivando ulteriori nuovi servizi per l’utenza per essere sempre più un ospedale a misura di paziente».

Roberto Tognella