Glioblastoma, nuovo studio propone uso terapeutico di DDP_38003

Giuliana Pelicci

Il glioblastoma è un tumore maligno che colpisce le cellule della glia e può quindi avere sede sia nel cervello sia nel midollo spinale, inoltre può essere primario o secondario. Quale che sia la natura di questo tumore, la prognosi è quasi sempre infausta, con una sopravvivenza media dalla diagnosi di 12-14 mesi: il trattamento è reso infatti difficile dalla sua posizione e dalla grande eterogeneità delle sue forme.

Inoltre, a oggi non si conoscono le cause che determinano la formazione di questa tipologia tumorale, il che rende difficile anche identificare comportamenti preventivi. Anche per questo lo studio è particolarmente importante: condotto dall’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, propone infatti un nuovo approccio terapeutico contro questo tumore, ovvero l’uso della molecola DDP_38003 per annullare l’immunità delle sue cellule staminali.

Spiega meglio la dottoressa Giuliana Pelicci, direttore dell’Unità di Ricerca presso il Dipartimento di Oncologia Sperimentale ddell’istituto milanese e professore di Biologia Molecolare all’Università del Piemonte Orientale: «tra le diverse cause che rendono il glioblastoma così letale c’è la presenza delle cellule staminali tumorali, la sottopopolazione di cellule responsabili sia della resistenza alle attuali terapie sia della progressione della malattia.
Noi abbiamo scoperto come eliminare queste cellule killer interferendo con la loro straordinaria capacità di adattamento e sopravvivenza. Abbiamo focalizzato la nostra attenzione su LSD1, una proteina coinvolta nello sviluppo del glioblastoma, oltre che di vari altri tumori, che ha un ruolo attivo nel mantenimento delle cellule staminali in quanto favorisce la loro capacità di adattamento ai diversi stimoli di stress, sia presenti nell’ambiente che circonda il tumore, che indotti dalle terapie anticancro. Abbiamo dimostrato che l’inibizione farmacologica dell’attività di LSD1 riduce la capacità delle cellule staminali tumorali di auto-mantenersi, rallentando così la crescita del tumore.

Abbiamo osservato questo processo in modelli preclinici nei quali è stato possibile ricapitolare alcuni tipi di glioblastomi umani eterogenei da un punto di vista molecolare. Abbiamo anche notato che il trattamento non produce alcun effetto sulle cellule cerebrali normali. I risultati confermano dunque che ci troviamo di fronte a un nuovo approccio da sperimentare il prima possibile in clinica per il trattamento dei glioblastomi».

Supportato da AIRC, lo studio conferma quindi LSD1 come un bersaglio terapeutico mirato, in grado di attaccare molte tipologie di glioblastoma. Come visto, al momento lo studio è pre-clinico, condotto in vitro… dati i risultati, si può però pensare di allestire uno studio clinico per confermare l’efficacia della proteina DDP_38003, peraltro in fase di studio anche per il trattamento della leucemia.

(Lo studio: Faletti S, Osti D, Ceccacci E, Richichi C, Costanza B, Nicosia L, Noberini R, Marotta G, Furia L, Faretta MR, Brambillasca S, Quarto M, Bertero L, Boldorini R, Pollo B, Gandini S, Cora D, Minucci S, Mercurio C, Varasi M, Bonaldi T, Pelicci G. LSD1-directed therapy affects glioblastoma tumorigenicity by deregulating the protective ATF4-dependent integrated stress response. Sci Transl Med. 2021 Dec 8;13(623):eabf7036. doi: 10.1126/scitranslmed.abf7036. Epub 2021 Dec 8. PMID: 34878824)

Stefania Somaré