Healing garden all’AO San Carlo Borromeo di Milano

DSC_2946Nell’ambito di una ristrutturazione generale dell’ospedale, l’Azienda Ospedaliera San Carlo Borromeo di Milano ha pensato di inserire a costo zero all’interno del piano di manutenzione del verde la realizzazione di un healing garden (“giardino per la salute”). Tale giardino è il frutto della collaborazione, in una prima fase, tra il Day Hospital (coordinatore Paolo Miragoli) del reparto di Psichiatria (responsabile Marco Marzolini) che fanno riferimento al Dipartimento di Salute Mentale (direttore Giuseppe Biffi) e il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, nell’ambito del corso di perfezionamento, post lauream, “Healing Gardens – Progettazione del verde nelle strutture di cura”.

In sintesi il progetto prevede due aree di intervento: l’orto sinergico – un percorso che si sviluppa tra aiuole coltivabili e il frutteto – e il “giardino degli abbracci”, un percorso percettivo e sensoriale formato dall’alternarsi di aiuole a cumulo con specifiche specie erbacee, arbustive e arboree. I lavori, avviati in settembre 2014, sono in corso di ultimazione sotto la supervisione, a titolo gratuito, degli architetti Chiara Moroni e Federica Poggio e del prof. Giulio Senes.
Un healing garden è uno spazio verde specificamente progettato per promuovere e migliorare la salute e il benessere di chi ne usufruisce. Gli healing gardens offrono un’esperienza di tipo passivo (guardare o stare in un giardino) e/o un coinvolgimento attivo nel e con il giardino (giardinaggio, terapia riabilitativa e altre attività). I benefici del contatto con gli elementi della natura sono diversi e afferiscono alle tre sfere della salute indicate dall’Oms («la salute è uno stato di complessivo benessere fisico, mentale e sociale e non solo assenza di malattia o infermità»). La ricerca scientifica internazionale evidenzia sempre più quanto e come il contatto con la natura nei luoghi di cura possa contribuire a una più efficace e veloce guarigione e al miglioramento del benessere e della qualità di vita. In un ospedale, luogo della cura per antonomasia, gli spazi interni ed esterni vanno progettati per favorire salute e benessere.Giardino

L’healing garden del San Carlo Borromeo è stato pensato per essere utilizzato dai pazienti e dai loro familiari, ma anche dal personale che ogni giorno vive l’ospedale: i dati degli studi condotti negli Usa dicono che il 60% circa degli utenti degli healing gardens è rappresentato dal personale che si ricaricano, anche standoci solo pochi minuti. Il giardino degli abbracci è pensato per favorire un intimo contatto con la natura, per stimolare chi lo userà con molteplici piante dai colori diversi praticamente in tutte le stagioni. Colori e profumi sono stati scelti accuratamente per creare un vero e proprio percorso percettivo, fruibile da tutti. Il percorso sinuoso, di diverse lunghezze per favorirne l’utilizzo anche da chi deambula con fatica e con una pavimentazione “naturale” e fruibile anche da persone disabili, offrirà scorci di natura sempre differenti e permetterà al fruitore di scegliere se fermarsi all’ombra o al sole, se stare da solo in un angolo appartato o socializzare. Nella bella stagione il “prato delle farfalle” con i suoi fiori consentirà di sperimentare una natura ancora più viva. Il giardino degli abbracci è in continuità fisica con l’orto sinergico, pensato per favorire un’interazione più attiva con la natura, anche attraverso specifici percorsi di “ortoterapia” che potranno essere organizzati dai reparti interessati. In particolare, l’orto sinergico rappresenta una sorta di evoluzione dell’esperienza già iniziata ormai due anni fa dall’équipe del Day Hospital Psichiatrico.

L’orto sinergico viene coltivato con tecniche naturali e si basa sul principio di sinergia e collaborazione tra le diverse specie coltivate e il terreno. Evita l’uso di sostanze chimiche e la lavorazione della terra, cercando di concretizzare il principio “vivere senza distruggere”. Gli utenti potranno utilizzarlo durante tutto l’arco dell’anno per attività di giardinaggio e di coltivazione. La collaborazione con l’Università continuerà al fine di definire idonei protocolli di terapia orticolturale nonché il monitoraggio dei reali benefici sulle persone sia dell’orto che del giardino, attraverso la realizzazione di studi e ricerche.