I Clinical Trial Center insieme per rilanciare la ricerca italiana

Approccio scientifico di qualità alle sperimentazioni, semplificazione delle regole e dei processi da parte degli enti regolatori, collaborazione crescente, anche fra enti autonomi, e partnership efficaci fra strutture pubbliche e aziende private: sono questi gli elementi chiave del successo, identificati dai principali Clinical Trial Center italiani, le condizioni di base necessarie per il rilancio della ricerca clinica nel nostro Paese. È quanto emerge da un incontro che ha visto il confronto tra i Clinical Trial Center del Policlinico A. Gemelli, dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, e dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, la politica, gli enti regolatori, le associazioni di pazienti e alcune società del settore farmaceutico. L’appello alle istituzioni è chiaro. «Senza buona ricerca, in campo medico, non si possono garantire cure d’avanguardia ai pazienti, né si può offrire formazione adeguata ai clinici di domani», afferma il professor Rocco Bellantone, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica. E la ricerca made in Italy sta avanzando, in controtendenza rispetto a quanto denunciato solo un anno fa dal British Medical Journal, ma non può procedere senza un sistema di regole più agile e lineare, rispondente alle necessità di un settore in continua evoluzione e affidato all’Aifa come unico ente responsabile, al fine di costruire un ecosistema giuridico e regolatorio maggiormente attrattivo per nuovi progetti di ricerca e per capitali privati o pubblici. Il modello di partnership pubblico-privato è stato già promosso da molte aziende farmaceutiche a livello mondiale. È il caso di Pfizer, che ha lanciato il Programma Inspire (Investigator Networks, Sites Partnerships and Infrastructure for Research Excellence), in supporto alla ricerca clinica per la lotta alle malattie più diffuse e anche a quelle rare. «Sono 145 i Centri Inspire nel mondo», spiega Massimo Visentin, presidente e ad di Pfizer Italia, i centri italiani sono il Policlinico Gemelli e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, e l’Istituto Europeo di Oncologia di  Milano, nei quali operano i tre Clinical Trial Center che hanno dato vita all’incontro. A  questi   si è  di recente  aggiunto il polo di ricerca  dell’Ospedale San Martino di  Genova,  focalizzato sui vaccini,  a cui a breve seguirà il  Policlinico Umberto I di Roma.

Paola Gregori