Il CNAO di Pavia di rinnova

Il sincrotrone di CNAO (immagine cortesia: CNAO, Pavia)

Grazie al progetto INSpIRIT, il sincrotrone di Pavia ha oggi una terza, nuova sorgente adronica, capace di produrre fasci di particelle differenti da protoni e ioni carbonio. Si apre così la possibilità di nuove opzioni terapeutiche in ambito oncologico.

Il sincrotrone in dotazione al Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica di Pavia è l’unico presente in Italia e il sesto al mondo dedicato alle terapie oncologiche, in particolare all’adroterapia di precisione, tecnica che utilizza raggi differenti da quelli X per trattare la massa tumorale, ovvero particelle adroniche.

Se fino a oggi a Pavia sono stati usati fasci di protoni e ioni di carbonio, grazie a una terza nuova sorgente adronica aggiunta al sincrotone, sarà possibile produrre, sperimentare e quindi usare fasci di elio, ossigeno e litio, la cui azione biologica sui tumori è differente. Inoltre, il sincrotrone pavese è ora in grado di sviluppare anche fasci di ioni ferro, la cui applicazione non è sanitaria ma aereospaziale.

I fasci potranno essere diretti tanto nelle tre sale di trattamento, quanto nella sala sperimentale Queste novità sono state rese possibili dal progetto INSpIRIT, finanziato con 10 milioni di euro, e dai suoi partner, ovvero il CNAO di Pavia, il laboratorio di eccellenza HiFuture, del Gruppo Teoresi, e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Parte del finanziamento, ovvero 3,8 milioni di euro, sono a carico di Regione Lombardia.

Luciano Falbo, responsabile dell’Unità di Alta Tecnologia di CNAO e del progetto INSpiRIT, sottolinea: “l’aggiornamento di molti componenti dell’acceleratore ha permesso di rendere il sincrotrone di CNAO ancora più performante.
L’introduzione della terza sorgente permetterà inoltre di produrre fasci che, in futuro, potranno condurre a un approccio sempre più personalizzato sul singolo paziente, in base alla patologia oncologica, anche per i tumori particolarmente difficili. Una nuova arma per sconfiggere il cancro”.

Il progetto INSpIRIT

Parte fondamentale del progetto INSpIRIT è stata la realizzazione delle terza nuova sorgente adronica, uno dei compiti del laboratorio HiFuture, che si è occupato anche di realizzare i nuovi controlli per i magneti dell’acceleratore lineare e di validare il software del sistema di erogazione della dose, per allinearlo ai trattamenti con le nuove specie ioniche utilizzabili.

Ha contribuito al lavoro anche l’INFN, sia la sezione di Pavia, sia il Laboratorio Nazionale del Sud.
Oscar Adriani, membro della Giunta Esecutiva dell’INFN, spiega che la collaborazione strategica dell’istituto con il CNAO “è proseguita con la costruzione di una nuova sorgente, progettata per produrre fasci ad alta affidabilità e riproducibilità, che consentono di raddoppiare, o addirittura triplicare, le performance rispetto alle sorgenti già operative di protoni e ioni carbonio”.

Ora bisognerà testare l’efficacia dei nuovi fasci adronici, così da poter sviluppare, nel tempo, percorsi oncologici altamente personalizzati.