Il nuovo Gaslini. Efficienza, accoglienza e sostenibilità

L’Irccs Istituto Gianna Gaslini di Genova si trasformerà in un vero e proprio policlinico pediatrico, grazie a un progetto che già nella prima fase concentra tutte le funzioni high care in un unico edificio.

La procedura di partenariato pubblico privato (PPP) per la costruzione e gestione del cosiddetto “nuovo Gaslini” si avvia alla conclusione. Il progetto messo a punto da Tecnicaer Engineering è parte integrante della proposta presentata dal raggruppamento di imprese guidato da CMB Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi – vincitrice della prima fase della selezione, alla quale hanno partecipato altri due concorrenti.

L’assegnazione definitiva della commessa è prevista entro la fine di maggio 2023, per un investimento complessivo di circa 160 milioni di euro. Il soggetto aggiudicatario della gara conclusiva è chiamato a iniziare i lavori nell’arco di pochi mesi e a concluderli entro la metà del 2026, completando le 4 fasi previste dal progetto: dapprima la costruzione del nuovo pad. Zero e quindi la riqualificazione dei padiglioni esistenti.

Fabio Inzani

«La partecipazione a un PPP impone ai professionisti di redigere un progetto di fattibilità tecnico-economica evoluto», afferma l’ing. Fabio Inzani, presidente e direttore tecnico di Tecnicaer Engineering.
Quello a base della gara per il nuovo Gaslini, per esempio, ha già ottenuto i pre-pareri favorevoli da parte di tutti gli enti a vario titolo interessati dall’intervento.
In questo caso sarà indispensabile procedere con rapidità ed efficienza non solo per quanto attiene il completamento dell’iter progettuale, ma anche per rispettare il cronoprogramma. Una parte dei finanziamenti, infatti, sarà erogata tramite il PNRR ed è perciò vincolata alle relative tempistiche, che impongono la conclusione dei lavori entro la metà del giugno 2026».

Quali sono gli aspetti più qualificanti del progetto?

«Il nuovo Gaslini si inserisce in un’area delicata e complessa dal punto di vista urbanistico, paesaggistico e ambientale. Bisogna innanzitutto dare atto del coraggio dimostrato dai vertici dell’Istituto, con la decisione di mantenere e sviluppare l’ospedale nel suo contesto originario. Per parte nostra abbiamo cercato di coglierne tutte le possibili implicazioni, puntando a ottenere il massimo risultato possibile già nella prima fase.

A fronte del sacrificio di due edifici esistenti, oggi occupati da funzioni di servizio, la costruzione del pad. Zero permetterà infatti di riunire gran parte delle specialità a elevata complessità – attualmente distribuite in diversi padiglioni non collegati fra loro – all’interno di un unico polo destinato alle attività high care e all’accoglienza, caratterizzato da ambienti a misura del bambino e della famiglia e da reparti ad alta tecnologia fortemente integrati.

Anche la posizione del nuovo pad. Zero è particolarmente felice. Sarà realizzato in prossimità dell’Ospedale di Giorno, perciò in corrispondenza di quello che già oggi è uno dei più importanti accessi al recinto ospedaliero e che, come previsto dal masterplan, diventerà l’ingresso principale all’intero istituto. Per questa ragione il pad. Zero svolgerà anche un ruolo decisivo nella nuova rete dei percorsi che collegherà fra loro numerosi padiglioni».

Quale sarà l’assetto futuro del Gaslini?

«Il progressivo trasferimento delle funzioni nel pad. Zero permetterà la riqualificazione a scacchiera dei padiglioni esistenti, non solo per ospitare i reparti di degenza e i relativi servizi (padd. 17 e 18), ma anche e soprattutto per riconfigurare gli altri due poli dell’ospedale: ricerca scientifica con i laboratori (pad. 16) e aree dipartimentali con la formazione professionale (pad. 15).

Alla conclusione del percorso l’istituto avrà tutte le caratteristiche di un vero e proprio policlinico pediatrico, composto da edifici rispondenti a tutti i requisiti sanitari, strutturali, tecnologici e prestazionali contemporanei, supportato da un polo tecnologico all’avanguardia dal punto di vista energetico e inserito in un parco urbano rinnovato, con soluzioni per la rivitalizzazione del verde e la corretta gestione della risorsa idrica».

Il progetto in sintesi

Il futuro dell’Irccs Istituto Gianna Gaslini è affidato a una profonda riorganizzazione strutturale e funzionale del complesso, finalizzata a ottenere un ospedale efficiente, tecnologicamente avanzato, aperto all’innovazione e alla ricerca.

L’intervento è articolato in 4 fasi che garantiranno il 100% dell’operatività alle aree sanitarie, senza interruzioni dei servizi e senza trasferimenti temporanei. La prima fase prevede la costruzione del nuovo padiglione Zero, un polo integrato ad alta densità tecnologica, organizzato per intensità delle cure e basato su processi orizzontali, secondo un modello allineato con le migliori pratiche ospedaliere.

Nell’arco di 3 anni saranno accentrate tutte le funzioni di emergenza-urgenza, a elevata intensità assistenziale e le attività chirurgiche per il bambino e per la mamma, garantendo massima efficienza operativa e un’elevata qualità assistenziale.
Il pad. Zero incrementerà da subito l’attività sanitaria, fino al 43% per le aree critiche ad alta intensità.

I successivi interventi sui padd. 6, 17 e 18 miglioreranno l’efficienza organizzativa delle aree Medica, Emato-oncologica e delle Neuroscienze, con nuovi ambienti in cui i piccoli pazienti potranno vivere un’esperienza positiva attraverso l’integrazione di tecnologia, ricerca e assistenza clinica.
Dopo le prime due fasi, l’83% dell’intervento risulterà concluso e il Gaslini potrà svolgere la sua attività nella nuova configurazione ottimizzata.

A seguire, gli interventi sul pad. 16 permetteranno di centralizzare tutta l’attività di laboratorio, di assistenza e di ricerca, migliorando l’efficienza degli spazi e del personale. Il rinnovato pad. 15 accoglierà poi tutte le aree dipartimentali, separate ma in stretta connessione alle aree sanitarie.

Il nuovo Gaslini sarà caratterizzato da strutture flessibili, accoglienti e sicure, improntate alla sostenibilità energetica e ambientale, in grado di accompagnare il bambino e la sua famiglia in un percorso di guarigione positivo e pieno di speranza.