Si accendono i riflettori sulla cardioradiologia, la disciplina che unisce il mondo cardiologico e quello radiologico grazie al recente incontro “Milan Cardiac Imaging”, organizzato in collaborazione tra l’Irccs Centro Cardiologico Monzino e l’Irccs Ospedale San Raffaele per fare il punto sulle tecnologie più avanzate nel settore. «La cardioradiologia», ha spiegato Francesco De Cobelli, direttore della Scuola di Specialità in Radiologia e Responsabile dell’Unità di Risonanza Magnetica del San Raffaele, «si occupa dell’imaging non invasivo del cuore e delle coronarie, ottenuto prevalentemente mediante Tac e Rm. In particolare con la Tac si valutano le stenosi (i restringimenti delle arterie coronarie in soggetti con sospetta cardiopatia ischemica) mentre con la Rm cardiaca si studiano diverse patologie del miocardio, come cardiopatie e miocarditi». È una disciplina che evolve rapidamente grazie ai continui progressi tecnologici e la pratica cardiologica sta al passo: è così possibile valutare la patologia in modo sempre più preciso e sempre meno invasivo, come sta avvenendo con la FFR-CT, la speciale Tac che evita per alcune categorie di pazienti la coronarografia invasiva. «L’idea è nata dal particolare momento storico che Milano sta vivendo, con il concentrarsi di un numero sempre maggiore di esperienze all’avanguardia nell’imaging cardiaco» ha commentato Gianluca Pontone, responsabile dell’Unità di Risonanza Magnetica del Monzino.
Paola Gregori