Infarto, malattia di genere

(foto di Gerd Altmann da Pixabay)

Se fino a qualche tempo fa si riteneva l’infarto una patologia più maschile che femminile, oggi sappiamo che così non è: l’infarto oggi è la prima causa di morte e scompenso cardiaco nel genere femminile.
Le manifestazioni cliniche e i sintomi dell’infarto del miocardio possono però essere molto diversi nei due generi, il che richiede una formazione ad hoc da parte degli specialisti e del medico di famiglia per identificare le donne a rischio.

Per esempio, nelle donne il dolore toracico non è un campanello di allarme come per gli uomini per evento acuto in corso, ma al tempo stesso ricevere un esito negativo dalla coronarografia in una donna non esclude il rischio di infarto ischemico.
Ecco allora che anche l’infarto va trattato come malattia di genere e, in quanto tale, vanno sviluppate strategie di prevenzione e trattamento specifiche per i due generi.

È quanto consigliano gli esperti del Women Heart Center del Monzino, diretto dalla dott.ssa Daniela Trabattoni, convinta che «cardiologi e medici di famiglia sono i primi a dover acquisire consapevolezza delle differenze di genere nelle malattie cardiache e delle manifestazioni cliniche delle sindromi coronariche acute nella donna.

Daniela Trabattoni

Allo stesso tempo, va fatta un’azione informativa-educativa sulla popolazione femminile, per lo più convinta che l’infarto, e in generale le malattie cardiovascolari, siano un problema maschile», sottolinea Trabattoni.

Lavorare sulla donna dal punto di vista cardiologico significa tenere conto della sua età, del quadro neuro-ormonale del momento, dell’etnia e del substrato psicosociale.

Secondo i dati Istat 2018 riportati da Epicentro in Italia la cardiopatia ischemica è responsabile del 10,8% di tutte le morti maschili e del 9% di tutte quelle femminili.
Fino alla menopausa le donne sono protette dagli estrogeni, che determinano un ritardo nel manifestare la patologia cardiaca di circa 10 anni, ma poi il rapporto uomo/donna tende a equilibrarsi.

Stefania Somaré