Secondo uno studio cinese, un follow-up postoperatorio eseguito con intelligenza artificiale darebbe gli stessi risultati della modalità più tradizionale del follow-up telefonico, consentendo in più di impiegare al meglio le risorse umane ospedaliere (Bian Y, Xiang Y, Tong B, Feng B, Weng X. Artificial Intelligence-Assisted System in Postoperative Follow-up of Orthopedic Patients: Exploratory Quantitative and Qualitative Study. J Med Internet Res. 2020;22(5):e16896. Published 2020 May 26. doi:10.2196/16896).

In particolare, i ricercatori hanno osservato un sistema che consta di un “agente” che parla con voce umana e che può selezionare il tipo di follow-up da eseguire in base al paziente: automatico, quantitativo, personalizzato.
Il feedback rilevato e la voce del paziente vengono poi convertiti in testo scritto.

Questo dispositivo basato su intelligenza artificiale è stato valutato su 270 pazienti operati presso il Dipartimento di Ortopedia del Peking Union Medical College Hospital.
I ricercatori hanno confrontato i risultati ottenuti con quelli di 2656 follow-up telefonici, non trovando alcuna differenza statisticamente significativa, se non il tempo impiegato da parte del personale ospedaliero.

Nel caso delle telefonate, sono state dedicate circa 9.3 ore di lavoro, scese quasi a 0 con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

Interessante osservare anche che i temi più trattati nel follow-up telefonico hanno riguardato soprattutto quesiti clinici, mentre nel follow-up in intelligenza artificiale si sono concentrati sulla cura, sull’educazione sanitaria e sull’ambiente ospedaliero.

Secondo gli autori, anche se efficiente, il sistema richiede comunque un miglioramento nella parte di comunicazione.

Stefania Somaré