In Lombardia è stato installato il primo strumento di tecnologia in analisi, un tool decisivo per le second opinion e il confronto tra esperti in casi particolarmente complessi.

L’high tech applicato agli strumenti di diagnosi medica e ricerca permette, infatti, di collegare e far interagire gruppi di ricercatori e specialisti su campioni analizzati attraverso microscopi digitali

È il caso dell’Ospedale Niguarda di Milano dove la digital pathology, la telemedicina applicata all’analisi e alla diagnosi medica, è approdata tramite il microscopio digitale NED-DP (certificato CE-IVDR), una delle ultime frontiere della telepatologia, nel reparto di Anatomia istologia patologica e citogenetica.

Questo “laboratorio senza confini” permette di collegare il centro con altri ospedali della regione Lombardia per uno scambio di informazioni e opinioni qualificate su casi specifici e in caso di trapianti. 

Tale tecnologia avanzata è stata sviluppata da NTP Nano Tech Projects, riconosciuta come la prima start-up innovativa italiana a vocazione sociale, che opera nel campo della ricerca e dello sviluppo di prodotti e soluzioni basati sull’integrazione tra i sistemi di rilevazione ottica e le tecnologie digitali, finalizzati alla diagnostica per immagini, supportata dalla intelligenza artificiale. La società è guidata dall’amministratore delegato Massimo Galavotti e vede nel suo team, tra gli altri, il prof. Liron Pantanowitz, ordinario di Patologia presso la University of Pittsburgh/UPMC e chairman della Digital Pathology Association USA.