L’Emilia Romagna va verso prestazioni ancora più efficienti

La Città metropolitana di Bologna sta studiando il modo di integrare al meglio le sue Aziende Sanitarie, ovvero le Aziende Usl di Bologna e di Imola, l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna e l’Irccs Istituto Ortopedico Rizzoli. Per trovare la modalità più efficiente di effettuare questo sviluppo è stato firmato un accordo a tre, tra Regione, Università e Conferenza territoriale sociale e sanitaria, nell’ambito del quale entro dicembre 2017 saranno presentate le prime possibili forme di integrazione. Le proposte verranno dal Nucleo Tecnico, formato dai quattro direttori generali delle aziende della città metropolitana e da tre esperti nominati dalle istituzioni coinvolte: Marzia Cavazza, responsabile del Servizio Amministrazione del Servizio Sanitario Regionale, sociale e socio-sanitario della Regione; Gianluca Fiorentini, esperto in materia di economia sanitaria; Francesco Taroni, esperto in materia di organizzazione dei servizi sanitari. Con l’accordo i tre firmatari si impegnano a valutare tutti gli strumenti, istituzionali e organizzativi, utili a realizzare una sanità più accessibile, più vicina agli utenti, di maggiore qualità. Sul piatto anche l’idea di stimolare la ricerca in ambito medico, l’innovazione e migliorare anche la didattica pre e post laurea. Questi ambiziosi obiettivi saranno raggiunti tramite la creazione di reti ospedaliere, la caratterizzazione e l’integrazione delle diverse strutture ospedaliere, l’adozione di modelli organizzativi più adatti a permettere la collaborazione tra attività di ricerca e didattica, l’integrazione delle attività dei diversi Irccs presenti sul territorio per valorizzarne la capacità di trasferire i risultati della ricerca in corsia.
Il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e l’assessore regionale alle Politiche per la Salute Sergio Venturi sottolineano: «abbiamo messo in campo un progetto che migliorerà ulteriormente la qualità della sanità pubblica nel nostro territorio. Sanità che vogliamo continuare a rafforzare, come dimostrano gli investimenti fatti in strutture e personale e l’accordo che abbiamo siglato. Si tratta di un progetto in grado di assicurare un’efficiente riorganizzazione della sanità metropolitana bolognese, un utilizzo ottimale delle risorse e un miglioramento dell’accessibilità e della prossimità dei servizi per i cittadini. Puntiamo a una maggiore caratterizzazione e specializzazione delle singole strutture e ciò consentirà di valorizzarle ancora di più».
«Con questo accordo, che abbiamo fortemente voluto, daremo una prospettiva strategica a una ricchezza sanitaria che Bologna esprime attraverso il Policlinico Universitario Sant’Orsola-Malpighi, i due Irccs Istituto Ortopedico Rizzoli e Istituto delle Scienze Neurologiche e i due ospedali Maggiore di Bologna e di Imola. Strutture sanitarie che rappresentano il punto di riferimento per tutta la rete metropolitana, compresa quella territoriale, dichiarano Virginio Merola, sindaco di Bologna e della Città metropolitana e Luca Rizzo Nervo, presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Bologna».
«Quello di oggi è un accordo importante, ribadisce il rettore dell’Università di Bologna, Francesco Ubertini. Il nostro è un sistema sanitario di alta qualità e, in un contesto che sta cambiando velocemente, dobbiamo guardare avanti per immaginare l’assetto più adatto a garantire un’assistenza, una ricerca e una formazione di alto livello per i prossimi cinquant’anni».

Stefania Somaré