Dopo la libera circolazione dei servizi nel mercato interno europeo (sancita dalla direttiva Bolkestein nel 2006), dal 9 marzo 2011 l’Europa garantisce anche la libera circolazione dei servizi sanitari (direttiva 2011/24/Ue sull’applicazione dei diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera). Come ricordato nel corso del workshop “Libera circolazione dei pazienti: la vera Europa”, è imminente l’entrata in vigore della direttiva che definisce i diritti dei pazienti nell’accesso all’assistenza sanitaria transfrontaliera, garantendo qualità e sicurezza delle prestazioni fornite in un altro Stato dell’Ue. L’obiettivo è agevolare l’accesso dei cittadini europei a un’assistenza sanitaria sicura e di qualità (come sancito dalla Corte di Giustizia Europea) promuovendo la cooperazione tra gli Stati Membri. Un esempio di adeguamento in tal senso è la Regione Friuli Venezia Giulia, che si sta adoperando per rendere la sanità transfrontaliera una fonte di sviluppo, evidenziando gli aspetti di arricchimento per il tessuto economico e puntando sull’alta specializzazione, ossia promuovere le eccellenze.