L’Hospital General Universitario Santa Lucía di Cartagena (Spagna) appare come una montagna. L’architettura si mimetizza completamente con il paesaggio, ne assume i cromatismi, le matericità, le luminosità e le forme. I teli ombreggianti, che avvolgono gli involucri e librano nella tensostruttura che copre la hospital street, introducono una nuova immagine dell’ospedale indicando nuovi confini architettonici generati dalla tecnologia tessile. Ne scaturisce un ospedale che vive di roccia e di luce, che cambia colore e luminosità in relazione al variare del clima, del sole, del vento e del cielo. Il gioco delle stoffe tecnologiche protegge gli ambienti interni e fa vivere l’architettura mostrando nuove forme.