Medici Insubria e la riforma possibile

Medici Insubria e la riforma possibileLa Cooperativa Medici Insubria – nata nel 2017 dall’aggregazione dei medici di Medicina Generale di tre cooperative che hanno partecipato alla riforma sanitaria della Regione Lombardia iniziata con la sperimentazione CReG (Chronic related group) – ha illustrato i risultati della presa in carico del paziente cronico a sei mesi dall’avvio della riforma sanitaria: 60.000 pazienti arruolati e 53.000 PAI pubblicati.

Il presidente di Medici Insubria Gianni Clerici e i vicepresidenti Giovanna Scienza e Mario Bernasconi, artefici della costituzione di Medici Insubria, hanno sottolineato l’importanza di questo nuovo modello di presa in carico delle cronicitĂ  e l’impegno dei 460 medici di Medicina Generale delle province che hanno aderito alla Riforma, nella convinzione di poter offrire un servizio migliore ai pazienti.

«I numeri raggiunti in poco tempo sono la prova della fiducia riposta dai pazienti nel proprio medico di base e di come con la condivisione del PAI rafforzi il rapporto medico-paziente», commenta la vicepresidente Giovanna Scienza. «Il vero lavoro per garantire i benefici proposti da questa Riforma è la gestione del PAI, lo strumento che consente di tracciare il percorso di cura e di condividerlo con il paziente. L’obiettivo è accompagnare il paziente nel percorso di cura attraverso il monitoraggio delle scadenze, la prenotazione delle prestazioni nei tempi stabiliti, la verifica dell’esecuzione degli accertamenti previsti e l’aderenza alla terapia farmacologica».

Secondo Gianni Clerici, presidente di Medici Insubria, fa notare: «i numeri parlano da soli: con 60.000 pazienti arruolati e 53.000 PAI pubblicati, Medici Insubria e In.salute si attestano primi tra le cooperative lombarde: per dare piena attuazione alla riforma regionale è necessario il contributo di tutti gli erogatori, pubblici e privati convenzionati. Per questo stiamo collaborando con loro per definire gli spazi che potranno essere gestiti direttamente dal Centro Servizi della Cooperativa, per programmare i controlli previsti nei tempi stabiliti dal PAI garantendo la libera scelta del cittadino».

Le prime strutture ad aver aderito agli accordi sono Asst Lariana, Asst Sette Laghi e gli Spedali Civili di Brescia.
In quest’ottica il lavoro del centro servizi garantisce al paziente un’assistenza personalizzata del percorso di cura, supportando il lavoro del medico di Medicina Generale.

Cristina Suzzani