Medicina nucleare ed esami diagnostici: rischi e benefici

Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori al lavoro per rendere sempre più sicure le radiazioni ionizzanti e comunicarne rischi e benefici ai propri pazienti.

Nel 1894 il prof. Conrad Röntgen, dell’Università di Würzburg, in Germania, scoprì una nuova radiazione capace di attraversare gli oggetti e impressionare una lastra fotografica: i raggi x.

Nei mesi successivi lo scienziato studio la nuova emissione, arrivando nel 1895 a realizzare la prima radiografia umana. Per questo, Röntgen fu insignito del premio Nobel per la fisica nel 1901. È indubbio che la scoperta dei raggi x abbia rivoluzionato il modo di fare medicina: ora si potevano osservare alcune strutture interne del corpo senza bisogno del bisturi.

Con i decenni si è però scoperto il retro della medaglia dei raggi x, ovvero il loro potere ionizzante che può ledere la struttura del DNA. Oggi sappiamo che una eccessiva esposizione a raggi ionizzanti può essere causa di tumori, per esempio, tanto che questi possono essere effetti collaterali anche alle stesse terapie oncologiche che usano la radioterapia.

Occorre quindi valutare con attenzione il beneficio che deriva dall’uso medico di radiazioni ionizzanti, prima di procedere. Il tema è stato al centro di una campagna di sensibilizzazione voluta da Regione Lombardia. Alla campagna partecipa anche la Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori di Monza.

Fondazione sceglie di concentrarsi sull’informazione al paziente

L’iniziativa di Regione Lombardia è stata il focus della Giornata Mondiale della Sicurezza del Paziente 2024. La Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori ha voluto concentrarsi sull’informazione al paziente.

A tal fine sono stati realizzati poster informativi relativi a Radiologia e Medicina Nucleare, posizionati in diverse aree dell’ospedale, ognuno dotato di un QR code collegato al sito della Fondazione, dove approfondire la tematica.

Rossella Barni, risk manager dell’Irccs e responsabile della Struttura Semplice Qualità, Accreditamento, Internal Auditing e Gestione del Rischio Clinico (QUARC) della Fondazione, spiega: “è sempre più frequente la tendenza da parte di diversi pazienti a esprimere preoccupazione in merito alla dose radiolina che dovranno ricevere.

Prevenire errori ed eventi avversi è un compito che ci vede impegnati ogni giorno. Occorre quindi sottolineare che l’evoluzione della diagnostica per immagini oggi rende maggiormente sicura questa pratica e allo stesso tempo che le innovazioni intervenute sono riuscite a offrire le migliori definizioni nel rapporto rischi/benefici per i pazienti delle procedure radiologiche e di Medicina Nucleare.

In questi scenari così complessi è indispensabile che tutte le figure professionali coinvolte lavorino in équipe contribuendo, ciascuno con le proprie competenze, alla corretta informazione del paziente a garanzia della sua sicurezza.

Il gruppo di lavoro istituitosi, coordinato da QUARC, ha contribuito ad avvalorare il lavoro che quotidianamente viene svolto a tal fine dai nostri operatori”.

La Fondazione, quindi, sottolinea il proprio impegno costante a rendere le indagini diagnostiche con raggi ionizzanti sempre più sicure per i pazienti. Alla campagna di sensibilizzazione hanno lavorato le strutture di Fisica Sanitaria, Medicina Nucleare, Radiologia Diagnostica per immagini – Interventistica, Neuroradiologia, Qualità, Accreditamento, Internal Auditing e Gestione del Rischio Clinico.