Medtech Innovation Challenge è il premio promosso da Assobiomedica insieme a ASBM Servizi e a European Hub e rivolto a tutte le PMI e start-up che hanno un’idea innovativa da realizzare nel settore delle tecnologie per la salute. I progetti partecipanti sono stati valutati dalla giuria, che ha selezionato due start-up: Neuron Guard e WISE. Entrambe potranno quindi godere del premio, ovvero un servizio di consulenza ideato per affiancare queste due realtà nell’ottenimento dei finanziamenti messi a disposizione dai bandi europei. Più nel dettaglio, il servizio di consulenza prevede: uno studio di fattibilità del progetto, in ogni suo aspetto, dall’individuazione degli obiettivi alla sostenibilità finanziaria; la ricerca della call for proposal adeguata al progetto; la redazione vera e propria del progetto, con pianificazione del lavoro, stima dei costi diretti e indiretti e tutto quanto occorre; supporto nei rapporti con le istituzioni comunitarie e assistenza specialistica nelle fasi di negoziazione dei progetti in Commissione Europea, in particolare durante la negoziazione finanziaria, legale e tecnica.
Vediamo ora chi si è aggiudicato il premio.
Neuron è una start-up modenese che ha ideato un dispositivo per il primo soccorso di persone affette da danno cerebrale acuto: si tratta di un collare refrigerante che può limitare le complicanze irreversibili date da ictus, trauma cranico grave e arresto cardiaco. Il collare può inoltre aumentare le probabilità di sopravvivenza e riduce i rischi di disabilità permanente, a vantaggio dell’assistito, della sua famiglia e del Sistema Sanitario Nazionale. Il dispositivo sarà sul mercato dal 2018.
Il secondo vincitore è WISE , che ha ideato degli elettrodi di ultima generazione da impiantare nel cervello per monitorare quanto accade durante un intervento chirurgico e per utilizzare la neurostimolazione per la cura del dolore cronico. Prodotti con una tecnologia innovativa e proprietaria, la Supersonic Cluster Beam Implantation, questi elettrodi sono altamente flessibili ed elastici, quindi più affidabili e meno invasivi di quelli già in commercio. Gli elettrodi da utilizzare in fase acuta saranno sul mercato nel 2018. Entro il 2021 la start-up intende lanciare anche il suo prodotto di punta, il primo elettrodo a piattina per la stimolazione del midollo spinale, impiegato nella cura del dolore cronico (SCS) e impiantabile per via percutanea.
Stefania Somaré