Nasce la Fondazione Ospedale Niguarda

Marco Bosio, direttore generale ASST Niguarda

«Dalla sua fondazione a oggi, il legame stretto tra l’Ospedale Niguarda e la cittadinanza milanese ha accompagnato per più di ottant’anni la vita della nostra città e della Lombardia.
Proprio nel periodo di difficoltà dato dall’emergenza pandemica, questo legame è stato ulteriormente rinsaldato.
La generosità dei cittadini, delle associazioni e delle aziende che operano sul territorio lombardo ci ha dimostrato ancora una volta le potenzialità di questo rapporto indissolubile.

Di qui la volontà di creare uno strumento che possa consentirci di mettere al servizio dell’Ospedale, e quindi dei cittadini, le risorse che la Fondazione sarà chiamata a gestire, con l’obiettivo di offrire nuovi servizi e rafforzare ulteriormente la ricerca e l’innovazione, che vedono il Niguarda in prima fila a livello internazionale».
Queste le parole del direttore generale dell’ASST Niguarda, Marco Bosio, che ricopre anche la carica di presidente della neonata Fondazione Ospedale Niguarda, ente di diritto privato che da ora in poi supporterà le attività cliniche, di assistenza, formative e di ricerca dell’ospedale milanese.

La Fondazione dovrebbe divenire operativa nei primi mesi del 2023 e si concentrerà inizialmente sulla Mother-Baby Unit per «l’erogazione di servizi post-parto per tutte quelle madri che non trovano oggi adeguato supporto al di fuori delle strutture ospedaliere», spiega da Riccardo Bertollini, segretario generale della Fondazione.

L’Unità, in particolare, intende supportare le madri in difficoltà emotiva e psichiatrica nel difficile periodo perinatale, quando la gioia dell’essere diventata madre si mescola con il dubbio, la paura, la grande stanchezza e nuovi e prepotenti cambiamenti ormonali.

Già chiari anche gli altri progetti sui quali lavorare: la realizzazione di un healing garden, un nuovo giardino posizionato nel presidio di via Ippocrate pensato per favorire il relax terapeutico; la Per Hospitality, ovvero un servizio di accoglienza per gli animali dei degenti non abbienti che non possano affidarli ad altre persone nel periodo del proprio ricovero; il telemonitoraggio per i pazienti cronici, per migliorare le terapie a distanza; l’introduzione di assistenti vocali, gli “i-AR NextGen”, per raccogliere i “Patient Reported Outcomes”; il rinforzo della “Mobile Stroke Unite”, con l’introduzione di tecnologia capace di migliorare il soccorso di pazienti con sospetto ictus ischemico; lo sviluppo di tecnologie per la migliore conservazione degli organi donati e oggetto di trapianto, con particolare focus sul fegato; l’introduzione della “Fracture Unite”, concentrata su anziani e osteoporosi e volta a individuare tecnologie ad hoc per la diagnosi e la gestione di questa malattia.

Altri ambiti di azione per la Fondazione Ospedale Niguarda riguardano l’orientamento e l’accoglienza al paziente e ai familiari, l’organizzazione di manifestazioni e convegni, il sostegno a progetti di ricerca e utilità sociale, l’erogazione di premi e borse di studio, l’organizzazione di formazione, corsi e seminari e, infine, la pubblicazione editoriale di documentazione e ricerca.

La Fondazione è inoltre aperta a suggerimenti da parte della cittadinanza stessa, che può sottoporre i propri progetti. Il lavoro dell’ente sarà supportato da un Consiglio di Amministrazione di alto livello che vede la partecipazione di professionisti ed esponenti del mondo delle imprese tra i quali: Riccardo Bruno, Nazzareno Carusi, Dario Frigerio, Carlo Montella, Massimo Moratti, Mariasole Brivio Sforza. Con questo ulteriore passo, l’ASST Niguarda si avvicina ancora più alla cittadinanza milanese.

Stefania Somaré