Novità per i Pronto Soccorso toscani

Simone Bezzini

I Pronto Soccorso del Paese sono in seria difficoltà, per lo più per mancanza di personale. La situazione è ulteriormente peggiorata con la pandemia e oggi ci sono diverse realtà che rischiano di chiudere, il che metterebbe in crisi il SSN nel suo complesso. Ogni territorio sta cercando di organizzarsi per risolvere la questione. Da parte sua, Regione Toscana risponde a questa difficoltà con il via libera a un nuovo documento di indirizzo che cerca di rendere sostenibile la gestione degli accessi in Pronto Soccorso.

Titolo del documento, che è stato proposto dall’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, è “Indirizzi di riorganizzazione dei rapporti fra medicina d’urgenza (DEA) e area medica per la sostenibilità degli accessi in Pronto Soccorso”.
L’atto fornisce alle direzioni delle aziende ospedaliere indicazioni utili per definire in modo organizzato e sistemico i rapporti funzionali tra DEA e aree mediche di riferimento dei singoli ospedali, così da sostenere i servizi e le necessità operative dei Pronto Soccorso.

Che cosa significa in pratica? L’atto sostiene la presa in carico precoce dei pazienti che si presentano in Pronto Soccorso, così da ridurne lo stazionamento, che di norma è prolungato. Ma come? Fondamentalmente, gli stessi pazienti vengono presi in carico dalle specialistiche di area medica, in particolare dalla medicina interna. Per ovviare alla mancanza di personale, il documento prevede una turnazione di guardia da parte dei medici di aria medica, in via prioritaria e su base volontaria, e ovviamente rispettandone i contratti.
Inoltre, si prevede di impiegare in Pronto Soccorso anche i medici specializzandi, sin da subito e, una volta conclusa l’emergenza Covid, anche i medici dell’Unità Speciale di Continuità Assistenziali, che potranno formarsi direttamente nei Dea.

Spiega Simone Bezzini: «queste linee di indirizzo sono un’ulteriore risposta, organica e concreta, ai problemi che ogni giorno vivono i Pronto Soccorso e ai fenomeni che interferiscono con il loro regolare funzionamento, come i casi di aumento di accessi e di sovraffollamento. È noto che il sistema di emergenza urgenza a livello nazionale soffre la carenza strutturale di professionisti e per superarla abbiamo già assunto altre iniziative, quali linee di intervento straordinario per il reclutamento di personale e l’incremento dei contratti di formazione specialistica postlaurea. Con questa nuova delibera facciamo un altro significativo passo avanti».

Il documento contiene novità anche per la presa in carico post triage dei pazienti. Raccomanda, infine, la messa in pratica della rotazione programmata per periodi adeguati dei medici specializzandi nei presidi di Pronto Soccorso e l’assegnazione al Pronto Soccorso di internisti e geriatri nei primi due anni di servizio, anticipando così in modo opportuno l’assunzione rispetto alla cessazione del personale da sostituire, per non determinare carenze nel settore di destinazione finale. Questi ultimi due punti erano già parte integrante della Delibera 657 del 2021.

Stefania Somaré