Lo scorso 14 ottobre la Radioterapia dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha inaugurato un nuovo macchinario, acquistato grazie a un finanziamento di Regione Lombardia.

Il nuovo LINAC permette di erogare con precisione e accuratezza la corretta dose di radiazioni ionizzanti ad alta energia sul bersaglio tumorale da distruggere anche con le tecniche più complesse grazie agli algoritmi avanzati del suo software.

Inoltre, l’evoluto sistema di gestione permetterà di ampliare i casi per i quali sarà possibile fare ricorso alla radioterapia stereotassica (SRS), non sempre praticabile con gli acceleratori tradizionali, mentre le caratteristiche meccaniche del lettino di trattamento consentono elevata accuratezza e riproducibilità.

Grazie a queste caratteristiche, il macchinario permette di concentrare il trattamento in 10-15 minuti, anche in presenza di bersagli multipli: un vantaggio per i pazienti e per le liste d’attesa.

Luigi Franco Cazzaniga, direttore della Radioterapia, ha sottolineato: «dopo la riduzione delle attività dovuta all’emergenza sanitaria, gli appuntamenti stanno ora tornando a pieno regime.
L’attività di diagnosi, degli altri ambulatori specialistici e delle chirurgie è ripresa e questo comporta anche per noi radioterapisti un ritorno all’attività ordinaria.
Il nuovo LINAC potrà dare un grosso contributo in termini di precisione e di accuratezza, a beneficio dei nostri pazienti».

Stefania Somaré