A gennaio 2024 ASG Superconductors ha presentato a Dresda, in Germania, un prototipo basato su una nuova tecnologia che potrebbe facilitare l’applicazione della protonterapia nei pazienti oncologici: la tecnologia superconduttiva MgB2, già utilizzata per realizzare l’unico sistema di Risonanza Magnetica (RM) realmente aperto, il MROpenEVO.

Il capo del gruppo di ricerca “Experimental MR-integrated Proton Therapy”, il professor Aswin Hoffmann, con cui i tecnici di ASG hanno collaborato in questi anni allo sviluppo del nuovo sistema, ha dichiarato che «con questo nuovo prototipo di risonanza magnetica integrata per tutto il corpo, è possibile visualizzare i tumori in movimento con immagini ad alto contrasto in tempo reale. L’obiettivo del nostro lavoro è sviluppare una tecnica per irradiare i tumori in movimento solo quando possono essere colpiti in modo affidabile dal fascio di protoni. Il dispositivo di risonanza magnetica, che può essere ruotato intorno al paziente, offre la possibilità di utilizzare tipi innovativi di posizionamento del soggetto da trattare per la terapia con protoni sia in posizione sdraiata che eretta».

Perché la RM?

Rispetto alle comuni strumentazioni di imaging utilizzate durante una seduta di protonterapia, la RM consente di ottenere immagini con un contrasto elevatissimo, consentendo così di valutare meglio il volume del tumore e i suoi confini, mettendo in maggior sicurezza il tessuto sano.

Inoltre, la RM riesce a cogliere differenze di forma e/o volume eventualmente presenti nel tumore, tra una seduta e l’altra. Se poi si potrà passare dal prototipo “in tempo reale” a un device utilizzabile in clinica, si potrà addirittura visualizzare il movimento del tumore durante la sessione, sincronizzandovi così l’invio del fascio protonico. Esistono tumori, infatti, che per sede sono soggetti a movimento, come quelli del polmone: in questi casi il rischio di irradiare anche il tessuto sano aumenta.

All’avvio studi scientifici per valutare efficacia del prototipo

Per poter passare dal prototipo a un dispositivo definitivo, occorre verificarne sul campo l’efficacia: da qui l’esigenza di avviare studi clinici focalizzati in particolare su tumori nel torace, nell’addome e nella pelvi. Per giungere a questo obiettivo ASG Superconductors ha collaborato non solo con il già citato professor Hoffmann, ma anche con altri partner tecnologici e industriali internazionali, come la società società MagnetTx Oncology Solutions che si è occupata di progettare la parte rotante.

Marco Nassi, CEO – ASG Superconductors ha dichiarato che «è molto sfidante contribuire a un progetto tecnico e scientifico così innovativo nel settore della protonterapia in stretta collaborazione con Ospedali, partner e Università di assoluto prestigio. Siamo, a maggior ragione, molto orgogliosi che le nostre tecnologie e competenze in termini di materiale superconduttore MgB2, magneti e sistemi MRI possano fornire un contributo sostanziale nel rendere in un futuro prossimo più efficaci le cure dei tumori».