Uno studio (A Culture Of Openness Is Associated With Lower Mortality Rates Among 137 English National Health Service Acute Trusts. Veronica Toffolutti and David Stuckler. Health Affairs 2019 38:5, 844-850) ha evidenziato l’effetto positivo di introdurre una maggiore openness nel sistema ospedaliero sulla mortalità, che ne risulta diminuita.
Lo studio, condotto da Veronica Toffolutti del Centro di ricerca Carlo F. Dondena dell’Università Bocconi di Milano, e da David Stuckler, professore nella stessa Università, analizza quanto accaduto nel sistema sanitario inglese, che è stato sottoposto a un processo di innovazione a partire dal 2016, proprio per implementare i concetti di openness, trasparenza e responsabilità.
In particolare, i ricercatori si sono concentrati su 137 strutture ospedaliere e hanno messo in relazione i livelli di openness, ricavati dal Summary Hospital-level Mortality Indicator, con la mortalità, osservando che un aumento percentuale di un solo punto si correla con una riduzione del 6,48% della mortalità.
I dati esaminati si riferiscono agli anni appena antecedenti la riforma, dal 2012 al 2014 e vanno nella direzione di fugare i dubbi rispetto all’efficacia della stessa.
La scelta del periodo da esaminare non è casuale: si tratta degli anni a cavallo di uno dei più grossi scandali della sanità inglese, il Mid Staffordshire hospital scandal, avvenuto nel 2013, evento che però fu anche una delle spinte alla successiva riforma.
Stefania Somaré