Ospedale San Paolo di Milano, bilancio della Scuola di Formazione in Chirurgia Robotica

L’Ospedale San Paolo di Milano, parte dell’ASST Santi Paolo e Carlo, è partner dell’Università Statale cittadina nella Scuola di Formazione in Chirurgia Robotica, attiva da oramai un anno. È dunque tempo di bilancio. Sette i primi studenti ad aver concluso il corso della durata di 6 mesi, alternati tra teoria e pratica. In questo periodo gli studenti hanno potuto esercitarsi alla consolle supervisionati da esperti docenti in Chirurgia Robotica e hanno assistito a 200 interventi, la maggior parte eseguiti con procedure ad alta complessità, presso la Sala Robotica dell’Ospedale San Paolo.

Data la complessità dei casi sottoposti agli studenti, più di una volta la consolle è stata utilizzata contemporaneamente da due equipe chirurgiche, secondo il principio della multidisciplinarietà. Uno dei pazienti trattati, per esempio, aveva sviluppato una neoplasia vescicale infiltrante e un tumore al retto da trattare in contemporanea: in questo caso, quindi, la consolle è stata gestita da due equipe chirurgiche differenti, una per tipologia di tumore.

L’intervento eseguito è stata una cistectomia robotica ed escissione mesorettale totale (TME) con chirurgia multiquadrante che ha permesso di trattare il paziente senza fargli variare posizione durante tutto l’intervento. In questo primo anno gli studenti si sono comunque esercitati in particolare su chirurgia urologica, oncologica e ginecologica, ma anche su chirurgia generale e tiroidea. Per il futuro l’intento è di estendere la formazione anche alla chirurgia robotica toracica e pediatrica.

Tra gli insegnanti possiamo nominare Paolo Pietro Bianchi, docente di Chirurgia Generale, e Bernardo Rocco, docente di Urologia. Per il nuovo anno accademico è previsto un raddoppio degli studenti coinvolti, ma non solo… saranno infatti 50 gli specializzandi che con diverse modalità potranno accedere alla Scuola di Formazione, oltre ai discenti provenienti da Università di altre regioni italiane ed europee.

Spiega Elio Franzini, rettore della Statale di Milano: «con la Scuola di Formazione in Chirurgia Robotica abbiamo sviluppato un percorso formativo altamente innovativo attraverso l’utilizzo di un Sistema Robotico di ultima generazione che si va ad aggiungere ai percorsi di grande valore già messi in atto dalla nostra università: siamo orgogliosi di poter essere, ancora una volta, all’avanguardia della ricerca nello scenario internazionale». Fa eco l’intervento del professor Enrico Opocher, direttore della Scuola: «siamo molto soddisfatti dell’attività del primo anno della Scuola di Robotica e i riscontri estremamente positivi degli specializzandi lo confermano. Questo è l’anno della ripartenza per cui è nostra intenzione ampliare l’offerta formativa anche per gli studenti di medicina e per quei chirurghi che sempre più numerosi desiderano approcciarsi alla Chirurgia Robotica».
Via via che la formazione procede la stessa ASST può non solo vantarsi di avere nuovi specialisti in chirurgia robotica, ma anche offrire servizi innovativi ai propri assistiti, soprattutto a quelli con casistiche ad alta complessità.

Stefania Somaré