Ottimizzazione delle risorse e costi standard

«I costi standard sono l’unico sistema per superare il concetto dei costi storici e permettere ai sistemi sanitari regionali di confrontarsi e migliorarsi», così Domenico Mantoan, direttore generale Sanità della Regione Veneto, in occasione del workshop “Costi standard: ottimizzazione delle risorse”. Il direttore generale Sanità della Regione Lombardia Walter Bergamaschi, da parte sua, ritiene importante «definire i costi standard di prestazione in grado di misurare l’efficienza erogativa dell’offerta e utilizzare i costi standard per determinare il fabbisogno effettivo del sistema e del gap rispetto al fondo sanitario. Tra i diversi interventi di riequilibrio, penso alla revisione dei Lea, alla compartecipazione e a manovre sugli acquisti».
L’applicazione dei tagli lineari – che prevede la riduzione indistinta delle risorse senza un’analisi contenutistica sui singoli fattori produttivi che intervengono in una prestazione – ha determinato effetti negativi che ricadono sui cittadini e sui livelli occupazionali. Il paradosso dei tagli lineari determina un’azione su tutti i fattori produttivi in modo indistinto, stressando quelli con livelli di saturazione dell’efficienza, ingenerando inefficienza. Ma si continua su questa strada perché è più facile.
È possibile però recuperare efficienza riducendo i costi senza danneggiare la qualità e la quantità delle prestazioni e dei servizi applicando strumenti che consentono di costruire strategie personalizzate. Grazie all’esperienza del N.I.San (la banca dati nazionale più aggiornata sui costi standard) si è verificato sul campo che lo strumento utile in questo senso alla governance di un’azienda è il budget delle attività strettamente correlato ai costi standard. Ciascuna realtà deve conoscere il valore di ogni fattore produttivo utilizzato per ciascun episodio di ricovero e il relativo standard o benchmark. Questo permette al management di acquisire le informazioni necessarie su dove si può agire per ridurre i costi recuperando efficienza. La rimodulazione degli interventi di taglio può avvenire in tal modo laddove esistono valori al di sopra dello standard.
Secondo gli esperti, l’azienda in questo modo non diminuisce i servizi, ma elimina gli eccessi sui fattori produttivi che mostrano valori superiori allo standard di riferimento.