Lo scorso 19 luglio è stato firmato l’accordo tra le Asst Papa Giovanni XXIII e di Bergamo Ovest e le principali strutture socio-sanitarie del territorio per la creazione di una rete per la presa in carico dei pazienti cronici, come previsto dalla legge regionale di riforma del servizio sanitario lombardo. Gli accordi firmati sono due, uno per Asst. In particolare, l’Asst di Bergamo Ovest ha sottoscritto l’accordo con gli Istituti ospedalieri bergamaschi del Gruppo San Donato (Policlinico San Marco, San Pietro e Centro Diagnostico di Treviglio), l’associazione San Giuseppe (casa di cura Palazzolo), l’Istituto Clinico Habilita di Zingonia, le Rsa Casa Beato Luigi Guanella di Verdello, Monsignor Bernareggi, la Fondazione Opera San Camillo, Uneba, la Ferb di Trescore Balneario e l’hospice della Fondazione Anni Sereni. Collaboreranno invece alla formazione della Rete con l’Asst Papa Giovanni XXII le case di cura Beato Palazzolo, San Francesco, Habilita spa, la Clinica Castelli, la Fondazione Carisma e il Centro Don Orione a Bergamo, l’Istituto Clinico Quarenghi a San Pellegrino e la Fondazione Rota ad Almenno San Salvatore.
«Questa grande adesione», ha sottolineato Giulio Gallera, assessore al Welfare di Regione Lombardia, «evidenzia che la validità della riforma è stata compresa. Trovare il modo di gestire la cronicità significa rispondere ai reali e attuali bisogni di salute, visto che il 75% dei pazienti che si rivolgono al nostro servizio sanitario è affetto da patologie croniche».
Inoltre in Lombardia esistono due delibere che segnano il modello da seguire per mettersi in rete: una scelta che rende omogeneo per tutti un percorso che prima era lasciato alla volontà del singolo, come sottolineato ancora da Gallera.
Stefania Somaré