«Da due anni lavoriamo al modello di sviluppo e di organizzazione della Breast Unit, l’Unità di Senologia, dove la paziente viene assistita dalla diagnosi alla cura». Sono state queste le parole di Giovanni Albano, presidente della Fondazione Giglio di Cefalù, in occasione della presentazione della struttura.

Il riconoscimento della Breast Unit della Fondazione Giglio era arrivato a gennaio del 2020 con decreto dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.
L’Unità multidisciplinare di Senologia Breast Unit prende in carico la paziente dalla fase della diagnosi alla terapia chirurgica, medica-oncologica, radioterapica, alla riabilitazione, al follow-up, fino alla fase delle cure palliative.

Si tratta di un modello organizzativo composto da specialisti delle Unità Operative di Radiologia, Chirurgia, Oncologia Medica, Anatomia Patologica, Medicina Nucleare, Psicologia Clinica e Fisiatria.

Si avvale della collaborazione esterna di specialisti di chirurgia plastica e dei medici di radioterapia nonché della consulenza del centro di genetica per le pazienti a rischio eredo familiari per il tumore della mammella e dell’ovaio.

Nell’occasione è stato presentato anche il nuovo mammografo digitale Selenia Dimensions di Hologic, che consente la ricostruzione delle immagini volumetriche tridimensionali della mammella (tomosintesi) con una più agevole identificazione delle lesioni espansive e in grado di effettuare l’esame mammografico anche con la somministrazione del mezzo di contrasto (Cesm).

Il dott. Ildebrando D’Angelo, responsabile della Breast Unit

«La mammografia con mezzo di contrasto», ha sottolineato l’oncologo Ildebrando D’Angelo, responsabile della Breast Unit, «ha una sensibilità pari a quella della risonanza magnetica mammaria, con una specificità pari o superiore alla stessa. Consente valutazioni aggiuntive soprattutto in pazienti che soffrono di claustrofobia o obesi con difficoltà a sottoporsi alla RM».

Entro febbraio l’apparecchiatura sarà ampliata con un sistema di biopsia stereotassico della mammella con tavolo per le biopsie in posizione prona.

«Il tavolo per le biopsie stereotassiche», ha proseguito D’Angelo, «permetterà di effettuare sia la parte diagnostica sia quella terapeutica su lesioni non palpabili quali le microcalcificazioni (difficilmente rintracciabili con la sola ecografia) o di realizzare un più corretto centraggio pre-operatorio delle lesioni non palpabili tramite il posizionamento di repere metallico che potrà guidare il chirurgo per escissioni quanto più precise e limitate».

La Breast Unit nel 2020 ha eseguito circa 3000 mammografie e altrettante ecografie, oltre 250 procedure di radiologia interventistica senologica. Il team multidisciplinare ha discusso i casi clinici di 160 pazienti, la gran parte delle quali prese in carico dall’UO di Oncologia Medica, e, tra queste, 120 avviate a trattamento chirurgico presso la Fondazione Giglio.

La Breast Unit del Giglio, oltre a un ecografo evoluto, di cui si è dotata di recente, avrà a disposizione un software di archiviazione e gestione dati “databreast”, certificato Eusoma, per condividere la casistica a livello nazionale e internazionale, mentre si appresta all’acquisto di un software per l’upgrade della RMN