Real world evidence per ridurre le liste d’attesa

Nei tre anni successivi alla procedura di ablazione transcatetere nella fibrillazione atriale si riducono significativamente i ricoveri per eventi cardiovascolari, con evidente impatto sulla riduzione dei costi per le cure.
Inoltre, il tasso di mortalità è significativamente ridotto nei pazienti che ricevono l’ablazione rispetto a coloro che vengono trattati solo con farmaci.

Queste sono alcune delle evidenze che emergono da uno studio sulla real world evidence presentato a Roma e svolto da Clicon, societĂ  benefit che si occupa di health economics in collaborazione con il professor De Ponti, Past president Aiac, Associazione italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione, con il contributo incondizionato di Confindustria Dispositivi Medici.

«Questo studio», ha dichiarato Nicola Barni, presidente di Assobiomedicali di Confindustria Dispositivi Medici, «dimostra che la tecnologia genera risparmi e quando ben utilizzata contribuisce a un SSN sostenibile. Misurare l’innovazione in base al costo della singola prestazione non ha senso, è necessario piuttosto focalizzarsi sul processo. E la metodologia usata della real world evidence è assolutamente replicabile.

L’obiettivo è una programmazione efficiente ed efficace del sistema sanitario attraverso la costruzione di un procurement innovativo in grando di valutare l’impatto dei processi e della tecnologia sull’intero percorso di cura del paziente.

In tutto questo, l’Hta può avere un ruolo fondamentale. Valorizzando le informazioni che si hanno, si potrebbero utilizzare le tecnologie a disposizione in modo più appropriato, facendo risparmiare al servizio sanitario, decongestionando gli ospedali e riducendo le liste d’attesa.

Si creerebbe così un ecosistema che permetterebbe di prendere decisioni di politica sanitaria quali la revisione dei percorsi assistenziali, la revisione dei DRG e LEA, l’investimento nella prevenzione e l’implementazione del value based procurement».

Lo studio “Evaluation of the Impact of Catheter Ablation Procedure on Outcomes and Economic Burden in Patients with Atrial Fibrillation: Real-World Data from Italian Administrative Databases” è stato pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Healthcare.

Nell’analisi viene preso in considerazione l’impatto economico e sanitario della procedura di ablazione transcatetere per i pazienti con fibrillazione atriale. Si basa sull’analisi dei real world data, ovvero su dati e informazioni reali relativi allo stato di salute dei pazienti e ai servizi sanitari erogati che sono generalmente accessibili attraverso il database delle strutture sanitarie, le SDO o il fascicolo sanitario elettronico.

Quest’analisi permette una valutazione mirata e appropriata dei processi di cura e della tecnologia a disposizione, ponendo le basi anche per una programmazione efficiente ed efficace del sistema sanitario e della salute del cittadino.

«Per l’analisi si è scelta una patologia a grande impatto», ha dichiarato Roberto De Ponti, past president AIAC – Associazione italiana aritmia e cardiostimolazione, «sia per la salute sia per quanto riguarda l’aspetto economico: la fibrillazione atriale è, infatti, l’aritmia piĂą comune, con una prevalenza del 3% nella popolazione generale, che va oltre il 10% per i pazienti anziani.

Dallo studio emerge inoltre che l’ablazione transcatetere è associata a una riduzione significativa nell’uso di farmaci antiaritmici nei 3 anni successivi all’ablazione, oltre che a una significativa diminuzione della spesa sanitaria totale, principalmente correlata alla riduzione delle ospedalizzazioni dopo l’ablazione.

Paradossalmente, però, la procedura di ablazione transcatetere di fibrillazione atriale è sottoutilizzata in Italia rispetto agli altri Paesi europei ed è necessario quindi ripensare il processo di cura di questi pazienti».