Rischio salute nelle case di cura europee: aria spesso inquinata

239580SDCCMYK35Secondo uno studio condotto da Giovanni Viegi, direttore dell’Istituto di Biomedicina e Immunologia Molecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ibim-Cnr) di Palermo, l’aria respirata dagli ospiti delle case di cura sarebbe in gran parte dei casi inquinata, causando problemi respiratori agli ospiti stessi. Lo studio, che è stato pubblicato il 12 marzo sulla rivista European Respiratory Journal, è stato condotto all’interno del progetto Gerie, finanziato dall’Ue, e ha interessato cinquanta residenze per anziani in Belgio, Danimarca, Francia, Grecia, Italia, Polonia e Svezia, per un totale di seicento ospiti over 65. Cinque le sostanze inquinanti oggetto della ricerca: PM10, PM0.1, formaldeide, NO2 e O3.

I risultati: dei seicento ospiti osservati, il 40% è fumatore, il 19% è fumatore passivo, il 7% soffre di asma, il 29% di tosse, il 24% di espettorato, il 14% di respiro sibilante e il 46% di respiro affannoso. A causare queste percentuali è soprattutto la scarsa areazione degli ambienti indoor, che va associata a un’aspettativa di vita che cresce e lascia il corpo piĂą debole. «I nostri risultati hanno indicato un effetto indipendente di diversi agenti inquinanti sulla salute respiratoria degli anziani», prosegue Viegi. «Si tratta di un problema preoccupante, le residenze dovrebbero impegnarsi di piĂą per limitare le fonti d’inquinamento, migliorare la ventilazione e monitorare la salute respiratoria degli ospiti».

Stefania Somaré